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Il Superbollo verso l’addio: l’annuncio del ministro Salvini

Il Superbollo è stato introdotto nel 2011 e, da tempo, è al centro del dibattito politico, soprattutto in relazione ai suoi reali benefici per le casse dello Stato italiano. Si tratta di un’imposta indiretta che rappresenta un’addizionale erariale sulla tassa automobilistica. Questa tassa va pagata dai proprietari di veicoli con una potenza superiore a 185 kW con un importo che cresce al crescere della potenza del veicolo.

Da tempo si parla dell’ipotesi di cancellazione del Superbollo. Tale progetto, però, non si è mai concretizzato, con vari rinvii e promesse non mantenute. A riaccendere l’attenzione sulla possibile cancellazione della tassa è Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti, infatti, è intervenuto all’Automotive Dealer Day di Verona, evento giunto alla sua ventitreesima edizione.

In cantiere c’è una possibile modifica della normativa che regola l’addizionale erariale. Tale modifica potrebbe comportare l’introduzione di un nuovo sistema di calcolo per la tassa. Sul tavolo, però, c’è anche l’ipotesi di una cancellazione completa della misura. Andiamo ad analizzare le parole di Salvini in merito a quello che potrebbe essere il futuro del Superbollo.

Cosa ha detto Salvini

Nel corso del suo intervento all’evento di Verona, Salvini, che sta lavorando anche al censimento degli autovelox, è tornato a parlare del futuro del Superbollo. Il ministro ha confermato che una soluzione sulla questione potrebbe arrivare “già prima della legge di bilancio” con un provvedimento speciale che potrebbe andare a modificare la normativa.

Sul tavolo ci sono diverse opzioni. Salvini, ad esempio, ha sottolineato la possibilità di introdurre un sistema con “diversi step“, che andrebbe, quindi, a ridurre nettamente l’importo del Superbollo, soprattutto per i modelli vicino alla soglia limite da cui scatta la tassa (fissata attualmente in 185 kW pari a circa 252 CV).

La notizia più interessante, però, riguarda la possibile eliminazione completa. Si tratta di un’ipotesi su cui i tecnici del ministero starebbero lavorando. Salvini ha confermato la possibilità di arrivare a una cancellazione della tassa che, a suo dire, comporta “più svantaggi che vantaggi” soprattutto per quanto riguarda le casse dello Stato.

Il Superbollo, infatti, potrebbe essere un fattore sufficiente per ridurre i volumi di vendita di auto molto potenti che, grazie a un prezzo di listino elevato e all’IVA, rappresentano una fonte rilevante per le entrate dello Stato. Senza Superbollo ci sarebbe un incentivo in più ad acquistare vetture potenti (e costose) con vantaggi importanti legati alla crescita delle entrate derivanti dall’IVA.

Modifiche in arrivo

La normativa che regola il Superbollo e il sistema di calcolo della tassa potrebbe, quindi, essere modificata, con l’ipotesi di cancellazione che resta sul tavolo. Novità in tal senso potrebbero essere introdotte nel corso della seconda metà del 2025. Gli aspetti da considerare sono tanti e già in passato i tentativi di eliminazione della tassa non hanno avuto successo. Il nuovo meccanismo anticipato da Salvini potrebbe diventare effettivo a partire dal 2026. Ne sapremo di più, di certo, nelle prossime settimane.

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