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Autoradio a rischio estinzione: Agcom lancia l’allarme

L’autoradio è uno degli accessori più utilizzati ogni giorno dagli automobilisti italiani a bordo del proprio veicolo. Nonostante l’arrivo sul mercato di vetture sempre più tecnologiche, con schermi sempre più grandi e con anche l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di infotainment, la strada della tradizione non viene abbandonata. La maggior parte degli automobilisti, quando si mette alla guida, sceglie di accendere la radio, per ascoltare musica, seguire programmi di informazione e intrattenimento. Il ruolo dell’autoradio continua, quindi, a essere di grandissimo rilievo tra gli italiani.

All’orizzonte, però, c’è un nuovo cambio epocale per il settore. Molti costruttori, infatti, stanno abbandonando l’autoradio, proponendo vetture sprovviste di questo classico componente con l’obiettivo di spingere gli utenti verso l’utilizzo di piattaforme digitali. A fare il punto della situazione e a lanciare l’allarme in merito è Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Il commissario Agcom, Massimiliano Capitanio, ha commentato il nuovo trend del mercato delle quattro ruote, evidenziando i rischi per il futuro. Il punto di vista dell’Autorità è chiarissimo: l’autoradio rappresenta una risorsa importante per il settore delle telecomunicazioni. Per questo motivo, è stato richiesto un intervento normativo.

Le parole di Agcom

L’intervento di Capitanio è stato riportato da Ansa. Secondo il commissario dell’Autorità, infatti, oggi “gli italiani che ascoltano quotidianamente la radio in auto sono circa 26 milioni“. Si tratta di numeri che confermano l’enorme diffusione dell’autoradio che, secondo il commissario, rappresenta oggi “uno strumento di informazione, democrazia e pluralismo” che, seguendo il trend avviato da alcuni costruttori, rischia ora di “scomparire“.

Diverse auto di nuova generazione, infatti, arriveranno sul mercato sprovviste dell’autoradio con gli utenti costretti a ricorrere a dispositivi esterni oppure ad affidarsi alla piattaforma di infotaiment della propria vettura per poter accedere ai contenuti radiofonici. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che, inevitabilmente, avrà effetti importanti su tutto il settore delle telecomunicazioni, regolato proprio da Agcom in Italia. Il tema è di grande attualità, al pari dell’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo delle auto del futuro, ed è destinato a diventare sempre più importante se il numero di nuove vetture senza autoradio in arrivo sul mercato dovesse aumentare.

È necessario un intervento

Capitanio, con le sue dichiarazioni, ha confermato che Agcom ha inviato una segnalazione al Governo sulla questione con l’obiettivo di ottenere un “intervento legislativo a tutela delle norme italiane e comunitarie sulla radio“. Quello dell’Autorità per le telecomunicazioni è solo un primo passo di un processo destinato a tornare di attualità nel corso del prossimo futuro, al pari delle novità per il Codice della Strada.

Per il numero uno di Agcom, un intervento normativo è necessario in quanto “non sono a rischio solo migliaia di posti di lavoro ma anche un fondamentale presidio della nostra democrazia“. L’autoradio, come confermano i numeri, è ancora molto utilizzata in Italia e la scelta delle Case costruttrici di renderla inaccessibile a chi acquista una vettura di nuova generazione non viene vista di buon occhio. Con un intervento normativo, il Governo potrebbe obbligare i costruttori a commercializzare vetture con l’autoradio nel corso dei prossimi anni.

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