Immaginatevi la scena. Una mattina qualunque, sole andaluso alto, brezza tiepida e cicaleccio di routine davanti alla Direzione Provinciale del Traffico di Granada. Una donna parcheggia con fare disinvolto, scende dall’auto con il volto tirato di chi sa di doversi giocare una carta importante e si avvia verso l’ingresso dell’edificio. Non fosse che a far alzare più di un sopracciglio non è la tensione da esame, bensì un piccolo dettaglio: lei non avrebbe dovuto guidare affatto.
La signora – la cui identità non è stata resa pubblica – si stava recando a sostenere l’esame per il recupero della patente, precedentemente revocata dopo un cospicuo accumulo di infrazioni. Un comportamento evidentemente non marginale, visto che il suo era un caso da recupero completo: venti ore di lezione obbligatorie, teoria finale e solo allora – eventualmente – il diritto di tornare al volante. Ma la donna, con uno slancio che dire incauto è un eufemismo, ha pensato bene di anticipare i tempi.