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Il prezzo dei carburanti in autostrada oggi 25 agosto 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 25 agosto 2025, analizziamo i prezzi medi dei principali carburanti in autostrada: benzina, gasolio, GPL e metano. In questo articolo troverai i dati aggiornati all’ultima rilevazione, una panoramica sulla composizione del prezzo alla pompa e le principali variabili che incidono sul costo finale per gli automobilisti.

Il prezzo dei carburanti in autostrada

Ultimo aggiornamento disponibile: 24-08-2025

Tabella prezzi medi carburanti in autostrada

TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (euro)
Benzina | SELF | 1.798
Gasolio | SELF | 1.741
GPL | SERVITO | 0.835
Metano | SERVITO | 1.515

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una struttura complessa, suddivisa principalmente tra componente fiscale e componente industriale. Nel dettaglio, la componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale alla pompa, una quota che include accise e IVA e che risulta nettamente superiore rispetto alla parte industriale, che incide per il restante 42%. La componente industriale si suddivide ulteriormente: il costo della materia prima, ovvero il prezzo internazionale del petrolio raffinato, pesa per circa il 30% del totale e risente sia delle quotazioni internazionali sia delle fluttuazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, incide per il 12% e rappresenta la quota su cui i gestori possono intervenire per modificare il prezzo finale. Questo margine copre i costi di distribuzione, logistica e il guadagno degli operatori stessi. In sintesi, la maggior parte del prezzo della benzina è determinata da tasse e imposte, mentre la parte restante dipende da dinamiche di mercato e dalle strategie commerciali dei distributori.

Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo mostra una diversa ripartizione tra componente fiscale e industriale. In questo caso, la componente fiscale incide per il 45% del prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima – influenzato anch’esso dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro – rappresenta circa il 45% del prezzo totale. Il margine degli operatori, invece, si attesta intorno al 10%, e costituisce la quota su cui i gestori possono agire per modificare il prezzo alla pompa. Questo margine copre i costi di gestione, trasporto e distribuzione, oltre al profitto degli operatori. Rispetto alla benzina, il gasolio presenta quindi una maggiore incidenza della componente industriale, rendendo il prezzo più sensibile alle variazioni del mercato internazionale e alle strategie dei distributori. Tuttavia, anche per il gasolio, la pressione fiscale rimane significativa e continua a rappresentare una parte rilevante del costo sostenuto dagli automobilisti.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

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