In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in autostrada al 2 settembre 2025, fornendo una panoramica dettagliata delle tariffe medie per benzina, gasolio, GPL e metano. Verranno inoltre spiegate le componenti che determinano il costo finale alla pompa, tra fattori fiscali, industriali e dinamiche di mercato.
Il prezzo dei carburanti in autostrada
Ultimo aggiornamento: 01-09-2025
Tabella prezzi medi in autostrada
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (€) |
---|---|---|
Gasolio | SELF | 1.742 |
Benzina | SELF | 1.800 |
GPL | SERVITO | 0.835 |
Metano | SERVITO | 1.515 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina che troviamo alla pompa è il risultato di una struttura complessa, in cui la componente fiscale gioca un ruolo predominante. In particolare, per la benzina, il 58% del prezzo finale è costituito da tasse, ovvero accise e IVA, che rappresentano una quota ben superiore rispetto alla componente industriale, pari al 42%. Quest’ultima si suddivide ulteriormente: il 30% del prezzo è determinato dal costo della materia prima, influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro. Il restante 12% rappresenta il margine lordo, ovvero la parte su cui gli operatori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, coprendo costi di distribuzione, logistica e guadagno. Le fluttuazioni dei mercati internazionali, le politiche fiscali e la concorrenza tra gestori sono tutti elementi che incidono quotidianamente sul prezzo che i consumatori pagano per fare rifornimento. Comprendere questa suddivisione aiuta a spiegare perché, anche in presenza di cali delle quotazioni del petrolio, il prezzo alla pompa non sempre si riduce in modo proporzionale, dato il peso rilevante della fiscalità.
Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo presenta una diversa ripartizione tra componente fiscale e industriale. In questo caso, il 45% del prezzo finale è rappresentato da tasse e imposte, mentre la parte industriale incide per il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima, influenzato anch’esso dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro, pesa per il 45%. Il margine lordo, ovvero la quota su cui il gestore può intervenire per modificare il prezzo al pubblico, è pari al 10%. Questo significa che il prezzo del gasolio è maggiormente sensibile alle dinamiche di mercato rispetto alla benzina, ma resta comunque fortemente condizionato dalla componente fiscale. Anche per il gasolio, la presenza di accise e IVA rappresenta una voce importante, che limita la trasmissione immediata delle variazioni dei prezzi internazionali al consumatore finale. La conoscenza di queste percentuali permette di comprendere meglio le motivazioni alla base delle oscillazioni dei prezzi e il ruolo delle politiche fiscali nel determinare il costo del carburante.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit