Il prezzo della benzina, diesel, gpl e metano in Abruzzo oggi 16 ottobre 2025
In Abruzzo, i prezzi medi dei carburanti aggiornati al 16 ottobre 2025 mostrano valori differenziati a seconda del tipo di combustibile e della modalità di erogazione. La benzina in modalità self service si attesta a 1,697 euro al litro, mentre il gasolio self service è leggermente più economico a 1,632 euro al litro. Per quanto riguarda il GPL, il prezzo in modalità servito è di 0,700 euro al litro, mentre il metano servito si posiziona a 1,415 euro al metro cubo. Questi valori riflettono le dinamiche di mercato e le componenti fiscali e industriali che incidono sul prezzo finale alla pompa.
Il prezzo dei carburanti in Abruzzo
Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2025
| TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (€/l o €/m³) | 
|---|---|---|
| Benzina | SELF | 1,697 | 
| Gasolio | SELF | 1,632 | 
| GPL | SERVITO | 0,700 | 
| Metano | SERVITO | 1,415 | 
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina è costituito principalmente da due grandi componenti: quella fiscale e quella industriale. La componente fiscale incide per circa il 58% sul prezzo finale, comprendendo accise e imposta sul valore aggiunto (IVA). Questa percentuale è decisamente superiore rispetto alla componente industriale, che rappresenta il restante 42%. La parte industriale si suddivide ulteriormente in costo della materia prima e margine lordo. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% del prezzo totale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro, fattori che possono variare significativamente nel tempo. Il margine lordo, pari al 12% del prezzo, rappresenta la quota sulla quale gli operatori delle pompe di benzina possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, agendo così sulla competitività e sulla redditività del servizio offerto. Questa struttura compositiva spiega perché il prezzo della benzina può subire variazioni anche in assenza di cambiamenti nelle quotazioni internazionali, a causa delle strategie commerciali degli operatori e delle politiche fiscali vigenti.
Il prezzo del gasolio, invece, presenta una diversa composizione percentuale tra componente fiscale e industriale. In questo caso, la componente fiscale incide per il 45% del prezzo finale, mentre quella industriale rappresenta il 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima pesa per il 45% del prezzo totale, anch’esso influenzato dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro. Il margine lordo, pari al 10% del prezzo, è la parte su cui gli operatori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. Questa struttura fa sì che il prezzo del gasolio sia più sensibile alle variazioni del costo industriale rispetto alla benzina, con un margine di manovra leggermente inferiore per gli operatori rispetto alla componente fiscale. La differenza nella composizione tra benzina e gasolio riflette anche le diverse politiche fiscali e di mercato che regolano questi due carburanti, influenzando così il comportamento dei consumatori e le dinamiche di prezzo sul territorio.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit
