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Autovelox, ufficiale la mappa del censimento nazionale: le provincie più vigilate

Per gli italiani, già sommersi dalle spese, le pesanti batoste che derivano dal superamento dei limiti di velocità, segnalati dall’autovelox, sono state una condanna nel 2025. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di fare chiarezza sui punti esatti in cui sono presenti gli strumenti di misurazione. Il numero ufficiale è 3.700, di cui circa 3.100 sono gestiti dagli enti locali, province, unioni di comuni e comuni, e meno di 600 dalla polizia stradale.

Non era ancora stata creata una mappa nazionale dettagliata, regione per regione, provincia per provincia, delle apparecchiature sotto il controllo delle polizie locali. Da un elenco pubblicato sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è emerso il quadro generale. L’elenco è dinamico e consultabile senza problemi, ma mancherebbero quegli apparecchi che non sono ancora censiti. Quindi la lista risulterebbe parziale. Il totale degli occhi elettronici nel nostro Paese era stato stimato intorno agli 11.000.

Come consultare l’elenco

Vi basterà cliccare su questo link e atterrerete sul sito web velox.mit.gov.it. Potrete consultare la lista di tutti quelli presenti sul territorio italiano. Il Ministero aveva fissato la scadenza al 28 novembre. Gli enti locali possono registrare la loro strumentazione dopo il termine a patto, naturalmente, che nel frattempo gli apparecchi non censiti non siano sfruttati per accertare le violazioni ed emettere multe. Si tratta di un elenco in costante aggiornamento che potrebbe aumentare nel corso dei prossimi giorni. Le amministrazioni sono costrette a tenere aggiornata la banca dati con gli strumenti che nel tempo acquisiscono e dismettono.

Il primo campo dell’elenco è dedicato al codice accertatore, che non sempre coincide con la provincia di appartenenza. C’è poi la denominazione, il codice catastale, il numero e la data del decreto. I comuni presenti sono 2.954, con 165 province, per un totale di 3.119 enti locali (polizia Stradale: 586 più carabinieri: 1). Le regioni con più autovelox sono le seguenti:

  • Lombardia: 503
  • Veneto: 446
  • Emilia-Romagna: 420

Le province con più di 100 autovelox sono solo Torino (121), Roma (117), Firenze (106), Milano (105) e Padova (102). In Lombardia bisogna prestare una attenzione massima per evitare multe.

Le regioni con meno autovelox

Per fortuna non tutti i luoghi del Belpaese sono tartassati. La Basilicata ha solo 14 apparecchi, poi ci sono Valle d’Aosta e Molise a quota 16. Ci sono anche province senza autovelox: Crotone, Gallura Nord est Sardegna. Ogliastra e Oristano. Da sottolineare come in una delle città più popolose d’Italia, ovvero Napoli, ci siano solo 8 autovelox (48 totali nell’intera Campania). Il Mit ha spiegato in una nota, poi diffusa anche al Mimit e all’ufficio legislativo, l’equiparazione funzionale tra approvazione e omologazione. Una rivoluzione necessaria per rendere anche più facile la vita degli italiani.

Per ora l’elenco non è di facile consultazione. A volte mancano le stesse aziende produttrici o distributrici, oltre che le diverse marche e modelli, che sono registrati con altre denominazioni. Gli strumenti più diffusi nella polizia stradale, comunque, sono i telelaser (238), i tutor (188) e gli autovelox (148). Roberto Benigni, vicepresidente Anvu, l’Associazione professionale della polizia locale d’Italia, ha annunciato:

“Questo elenco secondo il Mit è un discrimine per la legittimità delle multe. Adesso le amministrazioni sanno che usando lo strumento non segnalato compiono un atto illegittimo“.

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