Prima o poi sarebbe venuto il momento in cui un’auto volante sarebbe entrata in commercio. Quel giorno è ormai vicino e, se il mercato risponderà, niente sarà più come prima. Bassa, larga e con una forma riconoscibile al primo istante, la Alef Model A entra in produzione, la prima della specie, che si discosta da qualsiasi vettura tradizionale o velivolo nel senso classico. La consegna dell’esemplare numero uno è la tappa preliminare nel percorso di avvicinamento a un pubblico selezionatissimo.
Un prezzo proibitivo
La Model A non mira a sostituire l’aereo né a competere con i droni-taxi. In fondo, resta un’auto: quattro ruote, utilizzabile nel quotidiano e semplice da parcheggiare, ma, se necessario, può librarsi in aria e superare gli ostacoli. Sono anni che Alef Aeronautics porta avanti questo concetto e ora concretizza i suoi propositi in un veicolo fuori dall’ordinario.
In pochi, del resto, se la potranno permettere: il costo di 299.000 dollari serve a fare una scrematura tra i potenziali acquirenti e a finanziare lo sviluppo evitando di fingersi “democratici”. In cambio offre 350 km di autonomia su strada e circa 175 km in volo, non abbastanza secondo gli standard americani, eppure in grado di aprire una nuova era.
Un punto di svolta nella rincorsa a un sogno, partorito già negli anni Cinquanta e Sessanta, quando la Space Age entrava di prepotenza nel design automobilistico, poi la constatazione di limiti oggettivi ha indotto l’industria a rallentare e nel corso dei decenni successivi l’auto volante è rimasta una caricatura, con prototipi goffi poco applicabili nella realtà.
Il via libera al volo
Invece di lanciarsi in inutili proclami, Alef ha cambiato metodo e due anni fa la Model A era ancora l’ennesima opera da start-up californiana, finché, a inizio 2025, non è pervenuta l’autorizzazione al volo della Federal Aviation Administration. Ottenere il nulla osta dall’ente più rigido al mondo in materia ha rafforzato la fiducia degli investitori, tra cui Tim Draper, già lungimirante in passato su Tesla e Bitcoin. I preordini hanno superato quota 3.500, con anticipi versati online da 150 o 1.500 dollari, segno di vero interesse.
I video diffusi dall’azienda mostrano la Model A che sorvola un SUV e poi un Cybertruck. Scene spettacolari contro le quali si sono schierati gli immancabili critici, poco convinti dalle ruote, apparentemente immobili, e dalla dinamica, un altro elemento poco convincente. Qualcuno grida alla computer grafica, dal canto suo Alef lo definisce il primo video autentico di un’auto capace di guidare e decollare in senso verticale. La verità si saprà soltanto in occasione dei test indipendenti, il banco di prova definitivo e qui la storia diventa interessante: prima delle consegne, previste per la primavera 2026, i primi clienti verranno coinvolti direttamente nei test di volo.
Formazione, utilizzo reale, feedback continuo: in pratica, i primi proprietari faranno da collaudatori, una mossa rischiosa, quasi brutale, ma coerente con un settore in forte crescita. Mentre Cina e Corea spingono su droni passeggeri e taxi volanti, Alef insiste sulle potenzialità di un’auto vera, lontana dai disegni rétro e dai sogni da Space Age.