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Follia a Milano: si aggrappa all’auto per non farla fuggire

Da una scintilla è divampato un incendio. Intorno alle 17 di domenica 14 dicembre in viale Marche, a Milano, una zona a traffico intenso anche nei giorni festivi, un tamponamento fra due automobili non ha causato ferite né danni gravi ai veicoli, ma la situazione è rapidamente sfuggita di mano, non appena entrambi i conducenti sono scesi dalle rispettive vetture, con i nervi a fior di pelle.

Le prime ricostruzioni dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni i due uomini avrebbero avuto un furioso litigio e, anche se l’esatta dinamica deve ancora essere accertata dalle autorità, sembra non siano intervenute terze persone né ci fossero i presupposti di una situazione d’emergenza tale da richiedere l’intervento immediato dei soccorsi.

Nella fase immediatamente successiva al tamponamento sarebbe stato possibile procedere alla compilazione della constatazione amichevole, ma uno dei due guidatori avrebbe deciso di allontanarsi dal luogo del sinistro. Sarebbe risalito nella propria vettura e avrebbe avviato la marcia senza attendere la conclusione delle operazioni previste dopo un sinistro stradale. Ed è stato così che l’altro automobilista, un uomo di 30 anni, avrebbe cercato di mettersi in mezzo, nel tentativo di bloccarlo e ottenere i dati necessari.

Il trentenne si sarebbe aggrappato al mezzo in movimento, presumibilmente allo sportello o alla carrozzeria, tuttavia, anziché arrestare la marcia, il conducente avrebbe proseguito lungo viale Marche trascinando l’uomo sull’asfalto per circa 100 metri fino all’altezza dell’incrocio con via Murat, in un tratto di strada densamente frequentato. A quel punto, avrebbe provato a far perdere le sue tracce alle Forze dell’Ordine nel frattempo contattate da alcuni presenti.

All’arrivo i soccorritori del 118 hanno trovato il 30enne cosciente, ma in condizioni gravi con diverse contusioni e traumi compatibili con il trascinamento sull’asfalto, perciò lo hanno trasportato in codice rosso all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, struttura di riferimento per le emergenze cittadine, dove l’equipe medica lo ha sottoposto agli opportuni accertamenti e cure.

Le cure

Durante le manovre di soccorso l’uomo è rimasto sempre vigile e nonostante le sue condizioni andranno tenute monitorate pare non essere in pericolo di vita. In viale Marche sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale di Milano, che hanno effettuato i rilievi necessari per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e raccogliere eventuali deposizioni dei testimoni in zona. All’arrivo delle pattuglie il conducente dell’auto coinvolta nella fuga non era più sul posto, circostanza che ha fatto scattare le ricerche.

Oltre alle eventuali immagini raccolte dalle telecamere di sorveglianza collocate lungo il tratto stradale e agli incroci limitrofi, gli agenti cercheranno di raccogliere possibili testimonianze di automobilisti o passanti al momento dell’accaduto. A creare le discussioni non è tanto l’entità iniziale del sinistro, quanto le conseguenze scaturite, che hanno trasformato un episodio ordinario in un caso di cronaca grave. Sulla base degli accertamenti in corso e della ricostruzione completa della sequenza degli eventi saranno definite le posizioni penali del conducente.

I fatti rientrano nella casistica degli incidenti stradali degenerati in episodi violenti a seguito di una lite tra automobilisti. La posizione del guidatore resta ora al centro dell’attività investigativa delle Forze dell’Ordine.

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