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Addio al “motore che canta”: l’Audi RS3 andrà in pensione

Per chi ama i motori, ci sono suoni che non si dimenticano. Uno di questi è senza dubbio il ruggito del cinque cilindri Audi, un propulsore capace di emozionare tanto quanto di spingere forte. Ma il tempo non fa sconti a nessuno, e con l’arrivo della normativa Euro 7, la RS3 potrebbe essere destinata a uscire di scena. Un addio che sa di fine di un’epoca, soprattutto per chi associa il piacere di guida non solo alle prestazioni, ma anche a ciò che arriva alle orecchie.

Il canto del cigno

La RS3 è sempre stata qualcosa di più di una compatta sportiva. Con il suo cinque cilindri da 2,5 litri, premiato più volte come International Engine of the Year, ha saputo conquistare un pubblico fatto di appassionati veri, quelli che non si accontentano di numeri su una scheda tecnica ma cercano emozioni pure. Il problema, oggi, si chiama Euro 7: limiti stringenti alle emissioni che rischiano di spegnere per sempre quel suono che ha fatto scuola.

Audi lo sa bene e, sebbene la RS3 resti a listino per ora, il futuro appare incerto. Per molti questa generazione rappresenta il canto del cigno, l’ultimo baluardo di un motore che ha scritto pagine memorabili di ingegneria e di passione.

“Un motore che ti parla”

Tra chi ha avuto modo di guidarla c’è un nome speciale per il Motorsport Audi: Walter Röhrl. L’ex pilota di rally tedesco ha definito il 5 cilindri “un motore che ti parla. Sa avvertirti, sa urlare quando serve, ma sa anche accompagnarti con dolcezza”. Eo fa con un timbro unico, diverso da tutto il resto, che ricorda le leggendarie Audi da rally degli anni ’80 e accompagna ogni accelerazione con una colonna sonora irripetibile. Non è un caso se, nel corso della sua carriera, questo propulsore è diventato un’icona, capace di legare generazioni diverse di automobilisti a un marchio e a un modo di intendere la guida.

E non si tratta solo di emozione. La RS3 è stata anche un concentrato di tecnologia: trazione integrale Quattro, gestione elettronica della coppia, assetto affinato per esaltare il piacere di guida. Tutto studiato per dare al pilota la sensazione di essere sempre parte di qualcosa di speciale, che oggi rischia di non esserci più.

Una storia piena di successi nel Motorsport

Il legame tra Audi e i cinque cilindri non si esaurisce con la strada. Questo motore ha avuto un ruolo centrale anche nel Motorsport, dove ha permesso al marchio di conquistare vittorie che hanno fatto la storia. Basti pensare alle Audi Quattro che dominarono i rally negli anni ’80, cambiando per sempre il modo di interpretare questa disciplina.

Quel DNA è arrivato fino alla RS3, trasformandola in una sportiva di serie capace di portare in strada lo spirito delle competizioni. Non è un caso se oggi, nel parlare di questo modello, ci sia un velo di malinconia: perdere la RS3 non significa soltanto rinunciare a un’auto veloce, ma dire addio a una tradizione che ha reso Audi un punto di riferimento.

Un futuro diverso

Forse non sarà un addio definitivo al nome, perché la sigla RS3 potrebbe sopravvivere in altre forme, magari elettriche o ibride. Ma per gli appassionati il cuore resta lì, in quel cinque cilindri che vibra come pochi altri. Ed è per questo che ogni volta che lo si sente, si ha la sensazione di vivere un momento irripetibile, da custodire finché è possibile.

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