A partire dal prossimo 1° giugno 2025 ci sarà un vero e proprio punto di svolta per i controlli stradali in Italia. Le Forze dell’Ordine, infatti, potranno avere accesso a più informazioni e, quindi, avranno la possibilità di verificare una grande quantità di dati, per assicurarsi che tutto sia in ordine e che il veicolo possa circolare senza problemi.
Tutto ruota intorno a un’importante novità. Dal prossimo mese, infatti, gli operatori delle Forze dell’Ordine avranno la possibilità di sfruttare un accesso diretto al CED, il Centro Elaborazione Dati, messo a disposizione dal Ministero dell’Interno. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito alla questione che semplificherà l’accesso ai dati degli automobilisti e dei veicoli da parte della Polizia.
Cos’è il CED
Il Centro Elaborazione Dati diventerà uno strumento importante per i controlli stradali. Si tratta, infatti, di una banca dati informatica in cui sono raccolte diverse informazioni relative ai veicoli in circolazione in Italia e anche ai conducenti. Grazie a questo database, al momento di un controllo stradale, gli operatori potranno verificare con maggiore semplicità i vari dati, assicurandosi che tutto sia in ordine e che, quindi, il veicolo possa circolare normalmente.
La possibilità di utilizzare il CED da parte delle Forze dell’Ordine, in ogni caso, non elimina l’obbligo da parte dei conducenti di avere con sé la patente di guida e il libretto. I documenti in questione serviranno per garantire il regolare svolgimento dei controlli nel caso in cui il sistema CED non sia accessibile per un qualsiasi motivo tecnico (ad esempio una momentanea assenza di collegamento). Il database è, quindi, uno strumento in più per gli agenti addetti ai controlli ma non modifica gli obblighi dei cittadini.
Grazie al Centro Elaborazione Dati e a tutte le informazioni incluse nel database, gli addetti ai controlli potranno verificare con maggior precisione e con tempi ridotti il rispetto delle normative, anche in relazione a tutte le novità introdotte per il Codice della Strada nel corso degli ultimi mesi e che hanno portato a un record di patenti ritirate tra gli automobilisti italiani.
Controlli più severi
L’introduzione del CED si tradurrà in controlli più severi ma soprattutto più precisi. Ricorrendo al database, infatti, gli agenti potranno verificare in tempo reale tutte le informazioni utili al completamento del controllo. Di conseguenza, il CED fornirà una conferma sull’identità del conducente e sul proprietario del veicolo.
In aggiunta, la banca dati permetterà di verificare lo stato dell’assicurazione, in modo da capire se c’è una copertura RC valida attiva, e della revisione. Dal CED, inoltre, sarà possibile rilevare subito la presenza di fermi amministrativi o di qualsiasi altra irregolarità per il veicolo. Si tratta di un sistema più efficiente rispetto alla semplice consultazione dei documenti cartacei.
Bisogna ricordare, inoltre, che con la recente riforma sono cambiati i controlli sulla velocità in città e l’utilizzo del database non è legato solo alla volontà di rendere più severe le verifiche. Il CED punta anche a velocizzare i controlli permettendo alle Forze dell’Ordine di controllare meglio il territorio e di poter verificare i dati di più vetture.