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Dash cam per auto, perché è importante avere la visione notturna

Chi guida ogni giorno lo sa: l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Ecco perché negli ultimi anni le dash cam — le telecamere da cruscotto — stanno conquistando sempre più automobilisti. Un piccolo dispositivo, discreto e apparentemente innocuo, che però può fare la differenza nel momento del bisogno. La dash cam è una di quelle tecnologie che si installano e poi si dimenticano. Ma non fatevi ingannare: è proprio nel silenzio del suo operato che si nasconde il suo più grande valore. Perché, quando succede l’irreparabile — un tamponamento, una mancata precedenza, un colpo di freno improvviso — avere una registrazione dettagliata può trasformarsi in un’assicurazione extra. Non sulla carta, ma nella pratica.

Cos’è una dash cam e come funziona

Tecnicamente è semplice: una videocamera montata sul parabrezza, alimentata via presa accendisigari o cablata direttamente all’impianto elettrico dell’auto. Registra in loop, ovvero sovrascrive i file più vecchi non appena la memoria — solitamente una microSD — è piena. Ma la vera chicca è l’accelerometro integrato: in caso d’impatto, il sistema riconosce la brusca variazione di movimento e salva in automatico la sequenza prima, durante e dopo l’evento, proteggendola dalla cancellazione. Alcuni modelli lo fanno anche a motore spento, utile per chi parcheggia spesso in strada.

Perché è utile la visione notturna

La visione notturna, soprattutto se supportata da sensori ad alta sensibilità (come Sony Starvis) o infrarossi, consente alla dash cam di riprendere chiaramente anche quando è buio. Parcheggi sotterranei, strade non illuminate, gallerie o periferie diventano finalmente leggibili anche sulla registrazione.

Targhe, colori, sagome dei veicoli, persino i movimenti dei pedoni: vedere bene al buio può essere cruciale per ricostruire dinamiche e responsabilità in caso di incidente. Una dash cam senza visione notturna potrebbe offrire immagini troppo scure o sgranate per essere utilizzabili. Molte dash cam moderne, abbinate a una funzione di sorveglianza parcheggio, registrano automaticamente quando rilevano urti anche ad auto ferma. Ma senza una buona visione notturna, quelle registrazioni rischiano di non mostrare nulla di utile se l’incidente avviene di sera o di notte.

Cosa dice la legge italiana

E qui entriamo nel campo minato della normativa. In Italia non esiste una legge specifica che regoli l’uso delle dash cam, ma il loro impiego ricade sotto le norme generali della privacy. Tradotto: sì alla registrazione per uso personale, no alla pubblicazione sui social o alla diffusione non autorizzata. I video possono essere utilizzati come prova in caso d’incidente, ma a una condizione: che siano chiari, pertinenti e ottenuti lecitamente.

Attenzione poi al posizionamento. Se la dash cam limita la visuale del conducente, si rischia una multa — e, cosa ben più grave, l’assicurazione potrebbe rivalersi, sostenendo che la visuale ostruita ha contribuito al sinistro. Il consiglio è semplice: posizionatela dietro lo specchietto retrovisore, dove non disturba e riprende tutto.

Quale dash cam scegliere? I consigli pratici

Qui si apre un mondo. Ce ne sono per tutte le tasche, da meno di 50 euro fino a oltre 300. Ma non fatevi prendere solo dal prezzo: meglio investire qualche euro in più che ritrovarsi con riprese inutilizzabili. Il minimo sindacale? Risoluzione Full HD (1080p), obiettivo grandangolare (almeno 120 gradi), buona visione notturna e stabilizzazione dell’immagine. Meglio ancora se c’è un piccolo display integrato, per regolare l’inquadratura al momento dell’installazione.

Tra le funzioni extra da tenere d’occhio:

  • registrazione d’emergenza automatica, attivabile anche a vettura ferma;
  • modulo GPS per geolocalizzare i video;
  • Wi-Fi o Bluetooth per scaricare le clip direttamente sullo smartphone;
  • e per i più esigenti, le dual cam, che filmano anche l’interno dell’abitacolo.

I prezzi: si parte da poco, ma attenzione alle sorprese

Il mercato è vastissimo. I modelli base partono da circa 40-50 euro e offrono già funzionalità più che sufficienti per un uso quotidiano. Intorno ai 100 euro si trovano dispositivi completi, affidabili e con un buon compromesso tra qualità video e opzioni extra. Oltre i 150-200 euro entrate nel regno delle dash cam premium, con video in 2K o 4K, GPS avanzato e funzioni cloud.

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