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Follia nel tunnel del San Gottardo: motociclista denunciato per 47 sorpassi proibiti

Sabato 30 agosto, un motociclista inglese di 46 anni ha deciso che il tunnel del San Gottardo, uno dei più lunghi e trafficati d’Europa, era la sua personale pista da corsa, venendo catturato in un video da far accapponare la pelle e denunciato per aver messo a repentaglio la vita di decine di persone. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti, spaventati dalla sua condotta sprovveduta, e la segnalazione alla Centrale comune d’allarme (CECAL) ha fatto scattare subito la caccia all’uomo.

47 manovre vietate

Il motociclista, come ha poi confermato la Polizia ticinese, non si è limitato a un sorpasso azzardato, ma ha compiuto ben 47 manovre in un tratto di strada dove sono vietatissime, manco fosse appena uscito dal videogioco F1 25, o meglio, da un film d’azione. Ha sfrecciato tra 45 automobili e due camion, con un’arroganza e una mancanza di rispetto verso le regole senza limiti.

Notoriamente claustrofobico, il tunnel del San Gottardo impone calma e rispetto delle regole, pena possibili conseguenze catastrofiche. Eppure, il bisogno del centauro di arrivare prima lo ha spinto a rischiare la propria incolumità e quella altrui, venendo fermato Polizia cantonale urana, che lo ha denunciato per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale e, cosa ancora più pesante, per guida in stato di inattitudine.

Quest’ultima accusa è particolarmente seria, perché l’episodio supera i confini del semplice errore di valutazione, suggerendo che il motociclista non fosse idoneo a guidare in quel momento, qualunque fosse il motivo di specie. L’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza ha mostrato un comportamento folle, dettato da un’irresponsabilità allarmante e da una noncuranza generale delle norme in vigore, sulla falsariga di quanto accaduto nei dintorni di Bologna poche settimane fa.

Le conseguenze

Il motociclista ora rischia grosso, e non si tratta solo di una sanzione economica. La Polizia svizzera non scherza, e il fatto che gli abbiano già intimato il divieto di circolazione sull’intero territorio svizzero costituisce un segnale forte, impedendo a un cittadino straniero di mettere piede nel Paese con un veicolo, una punizione che va ben oltre la classica sanzione pecuniaria. La cosa sconvolgente, però, è pensare a quanto sarebbe potuto succedere, infatti un minimo errore di calcolo o errore di distrazione sarebbe stato abbastanza per rendere il disastro inevitabile, in uno dei luoghi più delicati in cui si possa guidare.

Un avvertimento collettivo

La vicenda, per quanto assurda, ci ricorda una cosa fondamentale: la strada non è un gioco, le regole di sicurezza ci sono per un motivo ben preciso, e non si possono ignorare in nome della fretta o del divertimento. Il motociclista del San Gottardo ha messo a rischio non solo la sua vita, ma anche quella di decine di persone innocenti, ignare di trovarsi in galleria con una persona così irresponsabile e per un’ora di guadagno, o forse anche meno, ora si ritrova con una denuncia pesante e il divieto di circolare in un Paese intero. Speriamo che questa storia serva da monito generale, automobilisti e motociclisti, e la prossima volta che qualcuno pensa di fare una manovra azzardata, ci si ricordi di questo video e delle sue possibili, tragiche, conseguenze.

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