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Guida autonoma a Roma, la Tesla si lancia nel traffico

Tesla sta testando la sua guida autonoma tra le vie caotiche di Roma. Tra il Campidoglio e il Colosseo, dove il traffico talvolta si trasforma in una giungla, le strisce pedonali sono opzionali e i motorini spuntano da ogni angolo. Il test rientra nel piano più ampio del costruttore americano che, dopo aver mostrato le potenzialità del suo sistema Full Self-Driving (Supervisionato) a Parigi – con una prova niente male intorno alla rotonda dell’Arco di Trionfo – ha deciso di portare il suo software anche nella Città Eterna. Obiettivo: dimostrare che l’intelligenza artificiale può cavarsela anche nel caos organizzato (si fa per dire) delle nostre strade.

Una Model 3 nel cuore della Capitale

Le riprese, pubblicate in un video ufficiale, ritraggono una Tesla Model 3 di serie, con lo stesso hardware montato sulle vetture attualmente in consegna. Invece dei soliti proclami di Elon Musk sul palco, a recitare da protagonista è stata una versione software in fase di test ingegneristico che gira in città vera, su strada reale. Il percorso scelto? Una cartolina che conosciamo tutti: dal Campidoglio al Colosseo. Un tratto breve sulla mappa, ma pieno di sfide per qualsiasi guidatore umano, figuriamoci per un sistema automatizzato. Vicoli stretti, autobus che si infilano dove non dovrebbero, motorini che tagliano la strada, pedoni ovunque, marciapiedi inesistenti, e poi curve cieche, sampietrini e semafori posizionati con creatività.

Un test in mezzo al caos (vero)

Tesla non ha scelto Roma per caso. Dopo le prime prove su strade americane ampie e ben segnalate, dopo il giro intorno alla trafficatissima rotonda parigina, serviva un livello successivo. E cosa c’è di meglio della Città Eterna per mettere in crisi gli algoritmi? Nel filmato si vede il sistema Full Self-Driving (Supervisionato) in azione con una calma quasi zen.

Reagisce a una moto che passa vicinissima, lascia spazio a un pedone incerto, si destreggia in mezzo al traffico e prende le decisioni necessarie per garantire una guida fluida e sicura. Sotto la stretta supervisione di un conducente umano pronto a intervenire. Perché, il nome raffredda gli entusiasmi: per ora si tratta di autonomia supervisionata. Tutte le Tesla oggi in vendita, che siano Model S, 3, X o Y, sono equipaggiate di serie con il sistema Autopilot. Quello attivo ora è un assistente, non circola in maniera completamente autonoma. Ma il Full Self-Driving rappresenta il passo successivo: una tecnologia in grado, potenzialmente, di gestire da sola l’intero tragitto.

Il software è ancora in fase di test, d’altro canto Tesla ha già fatto sapere che gli aggiornamenti arriveranno in modo progressivo. I proprietari di un modello compatibile – e magari acquirenti del pacchetto Full Self-Driving – potranno veder comparire nuove funzioni nei prossimi mesi direttamente con gli upgrade over-the-air. Un po’ come aggiornare lo smartphone, ma con conseguenze ben più concrete: l’auto, di fatto, diventerà sempre più intelligente. Il video di Roma contiene una promessa: Tesla vuole dimostrare che la sua tecnologia non si ferma davanti alla complessità delle città europee. Se riesce a cavarsela tra le bellezze (e le follie) del centro della Capitale, allora può davvero superare qualunque ostacolo.

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