Oggi, 27 settembre 2025, analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Abruzzo: benzina, gasolio (diesel), GPL e metano. In questo articolo troverai i valori medi rilevati nella regione, una spiegazione dettagliata delle componenti che determinano il prezzo finale alla pompa e un approfondimento sulle dinamiche fiscali e industriali che influenzano il costo dei carburanti in Italia.
Il prezzo dei carburanti in Abruzzo
Ultimo aggiornamento: 27 settembre 2025
Tabella prezzi medi carburanti in Abruzzo
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (€) |
---|---|---|
Gasolio | SELF | 1.648 |
Benzina | SELF | 1.712 |
GPL | SERVITO | 0.699 |
Metano | SERVITO | 1.415 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina che troviamo ogni giorno presso i distributori è il risultato di una somma di diverse componenti. In particolare, la componente fiscale rappresenta la parte più significativa, incidendo per circa il 58% sul prezzo finale. Questa quota comprende sia le accise, ovvero imposte fisse applicate dallo Stato, sia l’IVA, che viene calcolata sull’importo complessivo. La restante parte, pari al 42%, è la cosiddetta componente industriale. Quest’ultima si suddivide a sua volta tra il costo della materia prima (circa il 30% del prezzo totale), che dipende dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro, e il margine lordo (12%), ovvero la quota sulla quale i gestori e le compagnie petrolifere possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. Questo margine copre i costi di trasporto, distribuzione, gestione degli impianti e il profitto degli operatori. In sintesi, mentre la parte fiscale è determinata dalle politiche statali e difficilmente modificabile nel breve periodo, la componente industriale può variare in base alle dinamiche di mercato e alle strategie commerciali dei singoli operatori. Comprendere questa suddivisione aiuta a spiegare perché il prezzo della benzina possa variare anche sensibilmente da un periodo all’altro o da una zona all’altra.
Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, risultando quindi meno gravosa rispetto alla benzina, mentre la componente industriale pesa per il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e risente anch’esso delle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, invece, si attesta intorno al 10% e costituisce la parte su cui i distributori possono intervenire direttamente per modificare il prezzo alla pompa. Il margine serve a coprire i costi di gestione, trasporto e distribuzione, oltre a garantire un profitto agli operatori. La maggiore incidenza della componente industriale rispetto a quella fiscale rende il prezzo del gasolio più sensibile alle variazioni del mercato internazionale e alle strategie commerciali delle compagnie. Tuttavia, anche in questo caso, la presenza di una quota fiscale significativa contribuisce a mantenere elevato il prezzo finale per i consumatori. Analizzare la struttura del prezzo del gasolio consente di comprendere meglio le dinamiche che portano alle variazioni quotidiane dei listini presso i distributori.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit