In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in autostrada al 13 settembre 2025. Verranno presentati i valori medi di benzina, gasolio, GPL e metano, oltre a una spiegazione dettagliata delle componenti che determinano il prezzo finale alla pompa. Comprendere come si forma il costo dei carburanti è fondamentale per chi viaggia e vuole ottimizzare le proprie spese.
Il prezzo dei carburanti in autostrada
Ultimo aggiornamento: 12-09-2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (€) |
---|---|---|
Gasolio | SELF | 1.754 |
Benzina | SELF | 1.814 |
GPL | SERVITO | 0.832 |
Metano | SERVITO | 1.502 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una struttura complessa che coinvolge diversi fattori. In particolare, la componente fiscale incide in modo significativo, rappresentando circa il 58% del prezzo finale alla pompa. Questa quota comprende sia le accise che l’IVA, due elementi che pesano molto più del costo industriale, che si attesta intorno al 42%. La parte industriale del prezzo della benzina si suddivide ulteriormente: il 30% è attribuibile al costo della materia prima, ovvero il valore della benzina determinato dalle quotazioni internazionali e dall’andamento del cambio euro/dollaro. Il restante 12% costituisce il margine lordo, ovvero la quota su cui gli operatori possono intervenire per modificare il prezzo praticato ai consumatori. Questo margine serve a coprire i costi di distribuzione, gestione e remunerazione delle stazioni di servizio. In sintesi, il prezzo che si paga alla pompa è fortemente influenzato dalla fiscalità, ma anche dalle dinamiche dei mercati internazionali e dalle strategie commerciali dei distributori. Comprendere questa suddivisione aiuta a interpretare le variazioni quotidiane e le differenze di prezzo tra le diverse aree geografiche e tipologie di impianto.
Anche il prezzo del gasolio segue una struttura articolata, seppur con una diversa ripartizione tra le componenti. Nel caso del gasolio, la componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno di questa quota industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale, influenzato anch’esso dalle quotazioni internazionali e dal tasso di cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo, invece, si attesta intorno al 10% e costituisce la parte su cui i gestori delle pompe possono agire per modificare il prezzo offerto agli automobilisti. Questo margine copre le spese operative e garantisce la sostenibilità economica delle stazioni di servizio. La presenza di una componente fiscale meno incisiva rispetto alla benzina rende il prezzo del gasolio più sensibile alle fluttuazioni del mercato internazionale e alle strategie commerciali degli operatori. Tuttavia, anche in questo caso, le tasse restano una voce importante nella formazione del prezzo finale, incidendo in modo significativo sulle scelte di consumo e sulle spese dei viaggiatori.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit