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Il prezzo dei carburanti in autostrada oggi 17 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Il prezzo dei carburanti in autostrada è il risultato di molteplici fattori che incidono sul costo finale pagato dagli automobilisti. Oltre al valore della materia prima, il prezzo alla pompa è influenzato da accise, IVA e margini degli operatori. In questo articolo analizziamo i prezzi medi aggiornati al 16 settembre 2025 per benzina, gasolio, GPL e metano nelle stazioni di servizio autostradali, offrendo una panoramica dettagliata sulla composizione del costo dei principali carburanti.

Il prezzo dei carburanti in autostrada

Ultimo aggiornamento: 16-09-2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Gasolio SELF 1.753
Benzina SELF 1.813
GPL SERVITO 0.832
Metano SERVITO 1.501

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una struttura complessa che vede una netta prevalenza della componente fiscale. In particolare, circa il 58% del prezzo finale alla pompa è costituito da tasse, ovvero accise e IVA, che rappresentano una quota molto superiore rispetto alla componente industriale, pari al 42%. La componente industriale, a sua volta, si suddivide in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima incide per circa il 30% sul prezzo totale e dipende dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro. Queste variabili possono far oscillare sensibilmente il prezzo della benzina, soprattutto in periodi di forte volatilità dei mercati. Il margine lordo, che rappresenta il 12% del prezzo, è la quota su cui i gestori delle stazioni di servizio possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, tenendo conto dei costi di distribuzione, logistica e gestione. In sintesi, il prezzo della benzina è fortemente influenzato dalla fiscalità, mentre solo una parte minore è legata ai costi industriali e alle dinamiche di mercato internazionale.

Anche il prezzo del gasolio segue una struttura articolata, seppur con una diversa ripartizione tra componente fiscale e industriale. Nel caso del gasolio, la componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale pesa per il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e risente anch’esso delle quotazioni internazionali e delle fluttuazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, incide per il 10% e costituisce la parte su cui i gestori possono agire direttamente per determinare il prezzo praticato agli automobilisti. Questo margine deve coprire i costi di distribuzione, trasporto, gestione degli impianti e remunerazione dell’attività commerciale. La diversa incidenza delle tasse rispetto alla benzina rende il prezzo del gasolio più sensibile alle variazioni dei mercati internazionali, ma comunque fortemente influenzato dalla fiscalità nazionale. Comprendere la composizione del prezzo del gasolio aiuta a interpretare le variazioni quotidiane e a valutare le opportunità di risparmio per chi viaggia spesso in autostrada.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

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