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Il prezzo dei carburanti in autostrada oggi 19 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in autostrada al 19 settembre 2025, fornendo una panoramica dettagliata su benzina, diesel, GPL e metano. Verranno inoltre spiegate le principali componenti che determinano il costo finale alla pompa, tra cui la quota fiscale, il prezzo industriale e i fattori che influenzano le variazioni giornaliere dei prezzi.

Il prezzo dei carburanti in autostrada

Ultimo aggiornamento: 18-09-2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Gasolio SELF 1.755
Benzina SELF 1.816
GPL SERVITO 0.832
Metano SERVITO 1.494

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una struttura complessa che coinvolge diverse componenti. La parte più rilevante è rappresentata dalla componente fiscale, che incide per circa il 58% sul prezzo finale alla pompa. Questa quota comprende sia le accise, ovvero imposte specifiche applicate ai carburanti, sia l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). La componente industriale, che rappresenta il restante 42%, si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo dell’operatore. Il costo della materia prima, che pesa per circa il 30% sul prezzo totale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle fluttuazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, pari al 12%, rappresenta la quota su cui i distributori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, tenendo conto dei costi di gestione, trasporto e distribuzione. In sintesi, il prezzo della benzina è determinato da fattori internazionali, politiche fiscali nazionali e strategie commerciali dei singoli operatori, rendendo il mercato particolarmente dinamico e soggetto a variazioni frequenti.

Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze significative nella ripartizione delle componenti. Nel caso del gasolio, la componente fiscale incide per circa il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale arriva al 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e risente anch’esso delle oscillazioni delle quotazioni internazionali e del cambio euro/dollaro. Il margine lordo dell’operatore, invece, si attesta intorno al 10%, costituendo la parte su cui i distributori possono agire direttamente per adeguare i prezzi in base alle condizioni di mercato e ai costi operativi. Questa diversa distribuzione tra componente fiscale e industriale rende il prezzo del gasolio generalmente più sensibile alle variazioni dei mercati internazionali rispetto alla benzina. Comprendere la composizione del prezzo aiuta i consumatori a interpretare meglio le variazioni giornaliere e a pianificare in modo più consapevole le proprie spese per il carburante.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

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