Oggi analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in autostrada, fornendo una panoramica dettagliata su benzina, gasolio, GPL e metano. Nell’articolo troverai i dati medi più recenti, una spiegazione su come si compone il prezzo alla pompa e le principali variabili che incidono sul costo finale per gli automobilisti.
Il prezzo dei carburanti in autostrada
Aggiornamento prezzi al 21 settembre 2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (euro) |
---|---|---|
Benzina | SELF | 1.817 |
Gasolio | SELF | 1.757 |
GPL | SERVITO | 0.832 |
Metano | SERVITO | 1.501 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una somma di componenti che incidono in modo significativo sul costo finale pagato dagli automobilisti. La componente fiscale rappresenta la parte più rilevante, pari al 58% del prezzo totale: questa quota comprende accise e IVA, che vengono applicate direttamente dal legislatore e sono indipendenti dalle dinamiche di mercato. La restante parte, ovvero il 42%, è la cosiddetta componente industriale. Quest’ultima si suddivide a sua volta tra il costo della materia prima, che incide per circa il 30% e dipende dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro, e il margine lordo, che rappresenta il 12% e costituisce la quota su cui gli operatori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. In sintesi, mentre la fiscalità incide in modo preponderante e stabile, la componente industriale può variare in base ai mercati internazionali e alle strategie commerciali dei distributori. Comprendere questa suddivisione aiuta a interpretare le variazioni quotidiane dei prezzi e a valutare le opportunità di risparmio.
Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze significative. In questo caso, la componente fiscale è pari al 45% del prezzo totale, mentre la componente industriale raggiunge il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo e risente in modo diretto delle quotazioni internazionali e delle fluttuazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, incide per il 10% e costituisce la parte su cui i gestori possono agire per modificare il prezzo finale offerto agli automobilisti. Rispetto alla benzina, quindi, il gasolio presenta una maggiore incidenza della componente industriale e una minore pressione fiscale. Tuttavia, anche in questo caso, le variazioni dei mercati internazionali e le strategie commerciali dei distributori giocano un ruolo fondamentale nella determinazione del prezzo alla pompa. Monitorare queste dinamiche è essenziale per chi desidera ottimizzare i propri costi di rifornimento.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit