In questo articolo analizziamo i prezzi medi aggiornati dei principali carburanti – benzina, gasolio, GPL e metano – nelle stazioni di servizio autostradali italiane. Verranno inoltre spiegate nel dettaglio le componenti che determinano il costo finale alla pompa, tra cui il peso delle tasse, delle accise e delle dinamiche di mercato internazionale.
Il prezzo dei carburanti in autostrada
Ultimo aggiornamento disponibile: 22 agosto 2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (euro)
Benzina | SELF | 1.796
Gasolio | SELF | 1.740
GPL | SERVITO | 0.835
Metano | SERVITO | 1.515
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga in Italia è il risultato di una somma di diverse componenti. La parte più rilevante è rappresentata dalla componente fiscale, che incide per circa il 58% sul prezzo finale: questa quota comprende accise e IVA, ovvero le imposte indirette che lo Stato applica su ogni litro di carburante venduto. La restante parte, pari al 42%, è la cosiddetta componente industriale. Quest’ultima si suddivide ulteriormente tra il costo della materia prima (circa il 30% del prezzo totale), che dipende dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro, e il margine lordo degli operatori (circa il 12%), ovvero la quota su cui i gestori delle stazioni di servizio possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. In sintesi, la maggior parte del prezzo della benzina è determinata da fattori fiscali e da dinamiche di mercato globale, mentre solo una parte minore è influenzata direttamente dagli operatori italiani.
Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze significative. In questo caso, la componente fiscale pesa per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale rappresenta il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima – influenzato anch’esso dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro – incide per il 45% del prezzo totale. Il margine lordo degli operatori, invece, è pari al 10%, e rappresenta la quota su cui i gestori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. Rispetto alla benzina, quindi, il gasolio è meno gravato da tasse e accise, ma risente maggiormente delle fluttuazioni del mercato internazionale. Comprendere la composizione del prezzo aiuta i consumatori a interpretare meglio le variazioni quotidiane e a valutare le opportunità di risparmio.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit