Oggi, 29 settembre 2025, analizziamo i prezzi medi dei principali carburanti in autostrada: benzina, gasolio, GPL e metano. In questo articolo troverai i dati aggiornati, una panoramica sulla composizione del prezzo alla pompa e tutte le informazioni utili per comprendere come vengono determinati i costi dei carburanti in Italia.
Il prezzo dei carburanti in autostrada
Ultimo aggiornamento disponibile: 28 settembre 2025
Prezzi medi dei carburanti in autostrada:
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (euro) |
---|---|---|
Gasolio | SELF | 1.756 |
Benzina | SELF | 1.815 |
GPL | SERVITO | 0.831 |
Metano | SERVITO | 1.503 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina alla pompa è il risultato di una somma di fattori che incidono in modo significativo sul costo finale pagato dagli automobilisti. In particolare, la componente fiscale rappresenta la parte più rilevante, pari al 58% del prezzo totale. Questa quota comprende sia le accise, ovvero le imposte indirette applicate dallo Stato, sia l’IVA. La restante parte, il 42%, è la cosiddetta componente industriale. Quest’ultima si suddivide a sua volta tra il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo complessivo, e il margine lordo dell’operatore, che pesa per il 12%. Il costo della materia prima è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono far oscillare il prezzo anche in tempi brevi. Il margine lordo, invece, rappresenta la quota su cui il gestore della stazione di servizio può intervenire direttamente, modificando il prezzo alla pompa in base alle proprie strategie commerciali e ai costi di gestione. Comprendere questa suddivisione aiuta a spiegare perché il prezzo della benzina in Italia sia spesso più elevato rispetto ad altri Paesi europei e quanto incida la fiscalità rispetto al reale costo del carburante.
Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale, pur restando significativa, si attesta al 45% del prezzo finale, mentre la componente industriale arriva al 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale, risentendo anch’esso delle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e del cambio euro/dollaro. Il margine lordo dell’operatore, invece, incide per il 10% e costituisce la parte su cui il gestore può agire per modificare il prezzo praticato ai consumatori. Questo significa che, sebbene il peso delle tasse sia inferiore rispetto alla benzina, il prezzo del gasolio è maggiormente influenzato dai costi industriali e dalle dinamiche di mercato internazionali. Anche per il gasolio, la trasparenza nella composizione del prezzo è fondamentale per comprendere le variazioni quotidiane e le differenze tra le diverse aree geografiche o tipologie di erogazione.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit