Oggi, 7 settembre 2025, analizziamo i prezzi medi dei principali carburanti in autostrada: benzina, gasolio, GPL e metano. L’articolo offre una panoramica aggiornata dei costi alla pompa, spiegando come si compone il prezzo finale che pagano gli automobilisti. Verranno inoltre approfondite le differenze tra le varie componenti di costo, tra cui la quota fiscale, il prezzo industriale e il margine degli operatori, per fornire una visione chiara e completa su cosa incide realmente sul prezzo dei carburanti.
Il prezzo dei carburanti in autostrada
Aggiornamento prezzi al 06-09-2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO
Benzina | SELF | 1.811 €
Gasolio | SELF | 1.752 €
GPL | SERVITO | 0.833 €
Metano | SERVITO | 1.506 €
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga alla pompa è il risultato di una somma di diverse componenti. In particolare, la parte fiscale rappresenta la quota più rilevante, pari al 58% del prezzo finale. Questa componente include sia le accise, ovvero le imposte specifiche sui carburanti, sia l’IVA applicata sul prezzo complessivo. La componente industriale, che costituisce il restante 42%, si suddivide a sua volta tra il costo della materia prima e il margine lordo dell’operatore. Il costo della materia prima incide per circa il 30% e dipende principalmente dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro, fattori che possono variare quotidianamente e influenzare direttamente il prezzo alla pompa. Il margine lordo, invece, rappresenta circa il 12% del prezzo e corrisponde alla quota su cui il gestore della stazione di servizio può intervenire per modificare il prezzo finale. Questo margine serve a coprire i costi di gestione, trasporto, distribuzione e remunerazione dell’attività. In sintesi, il prezzo della benzina è fortemente influenzato dalla pressione fiscale, ma anche da dinamiche di mercato internazionali e dalla politica commerciale dei distributori.
Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e, come per la benzina, è soggetto alle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e al cambio euro/dollaro. Il margine lordo dell’operatore, invece, è pari al 10% e costituisce la quota su cui il gestore può agire per modificare il prezzo alla pompa. Questo margine copre i costi di gestione e distribuzione, oltre a garantire un profitto per l’attività. La minore incidenza della componente fiscale rispetto alla benzina rende il prezzo del gasolio più sensibile alle variazioni del mercato internazionale e alle strategie commerciali dei distributori. In definitiva, il prezzo del gasolio è determinato da un equilibrio tra fattori fiscali, dinamiche di mercato e politiche di prezzo adottate dagli operatori del settore.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit