C’è un’Italia che aspetta la sua auto nuova come si aspetta un pacco sotto l’albero di Natale. Solo che, invece della slitta di Babbo Natale, a muoversi sono le bisarche e i documenti dell’Agenzia delle Entrate. Protagonista di questa storia è la Leapmotor T03, la city car elettrica che ha monopolizzato il mercato a partire dal giorno in cui gli incentivi statali hanno riacceso la corsa alla mobilità elettrica. Il porto di Livorno è il testimone di un’impennata notevole nel gradimento di questo modello, già prima degli aiuti di Stato.
Un grande successo
I numeri ufficiali non ci sono ancora, ma tutto lascia pensare che la T03 sia stata l’auto più acquistata con gli incentivi, un successo di massa capace di travolgere anche le infrastrutture logistiche. Nei gruppi social dedicati – come il sempre più affollato Leapmotor T03 Club Italia – circolano immagini e testimonianze che raccontano meglio di qualsiasi report l’effetto domino di questa piccola elettrica cinese nell’orbita Stellantis.
Una fotografia in particolare è diventata virale: i piazzali del porto di Livorno pieni fino all’orlo di T03 bianche, azzurre, rosa, in attesa di essere caricate sui camion diretti alle concessionarie. Uno spettacolo quasi surreale, un mare di city car che attendono il loro turno per prendere la strada verso i clienti. Ma la domanda più gettonata è una sola: quando verranno consegnate?
Le consegne
La risposta, al momento, non è univoca. C’è chi parla di qualche settimana, chi di febbraio 2026, e chi – più realista – spiega che tutto dipende dalla velocità con cui lo Stato erogherà i fondi dei bonus. Un dettaglio non da poco: i concessionari, infatti, devono anticipare il prezzo pieno dell’auto prima di ricevere il rimborso pubblico. E in un mercato come quello italiano, fatto di piccole strutture e margini strettissimi, questa attesa rischia di diventare un problema concreto.

Ufficio Stampa Stellantis
In sostanza, le T03 sono lì, pronte a partire, ma molti showroom stanno temporeggiando: prima consegnano a chi ha già firmato e pagato, poi, con i primi incassi, sbloccano gli ordini successivi. Un effetto domino che spiega perché i porti italiani siano diventati improvvisamente depositi a cielo aperto di elettriche cinesi.
Un piccolo rompicapo
Diversa, ovviamente, la situazione dei colossi. Tesla, ad esempio, può permettersi di anticipare i costi e spedire migliaia di veicoli senza problemi di liquidità. Ma per un piccolo rivenditore Leapmotor di provincia la questione cambia: tra burocrazia, costi di stoccaggio e tempi d’attesa, la T03 rischia di trasformarsi in un piccolo rompicapo contabile.
Eppure, nonostante tutto, il successo del modello resta indiscutibile. Compatta, colorata, tecnologica il giusto e soprattutto economica, la Leapmotor T03 si è guadagnata un posto nel cuore (e nel garage) di molti automobilisti italiani. Con gli incentivi e gli sconti, infatti, è possibile portarsela a casa a meno di 5.000 euro, una cifra che spiega da sola l’assalto ai concessionari.
Certo, non tutto è oro. Le auto ferme per settimane all’aperto non sono mai una buona notizia: sole, pioggia e salsedine non sono amici delle batterie o delle carrozzerie. Ma da questo punto di vista, i clienti possono dormire sonni tranquilli: la T03 è coperta da una garanzia di 3 anni o 100.000 km, che tutela anche eventuali difetti di fabbricazione.