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Meno fondi per la sicurezza stradale, suona l’allarme

La sicurezza stradale è legata a doppio filo alla corretta manutenzione delle strade, che permette di minimizzare i rischi durante la circolazione dei veicoli. Intervenire rapidamente, in caso di necessità, riduce i sinistri e consente agli automobilisti di poter percorrere le strade, principali e secondarie, in modo più tranquillo, senza dover fare i conti con buche, fondi sconnessi e cantieri fermi per un lungo periodo di tempo.

Negli ultimi giorni, SITEB – Associazione Strade Italiane e Bitumi ha pubblicato sul suo sito web una lettera al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Il contenuto della lettera è chiaro: è necessario un confronto per valutare gli effetti della riduzione dei fondi per la manutenzione delle strade secondarie italiane. Nel lungo periodo, la scelta del Governo potrebbe tradursi in un enorme problema di sicurezza per la circolazione. Andiamo ad analizzare il punto di vista di SITEB in merito alle scelte del Governo.

Il punto di vista di SITEB

Nel testo della lettera pubblicata dal SITEB si legge che “una riduzione del 70% dei fondi per la manutenzione delle strade secondarie italiane” potrebbe rappresentare un problema considerevole con “effetti gravi e immediati” su tutto il sistema infrastrutturale del Paese. Le conseguenze di questa scelta, secondo SITEB, sarebbero diverse con rischi maggiori per i cittadini e anche una riduzione della competitività economica.

Sulla questione, Alessandro Pesaresi, Presidente dell’Associazione, non usa mezze misure: “Il previsto taglio ai fondi rischia di vanificare i progressi ottenuti e riportare il Paese in una nuova fase di emergenza“. Per questo motivo, la lettera di SITEB si chiude con un vero e proprio appello con la richiesta di avviare “un percorso responsabile, sostenibile e condiviso” con il Ministero al fine di trovare il giusto equilibrio per la gestione delle attività di manutenzione.

Ricordiamo che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta lavorando a diversi progetti in questi mesi. Dopo l’aggiornamento del Codice della Strada, infatti, è arrivato il nuovo Decreto Infrastrutture che segna un passaggio importante in vista della partenza dei lavori di uno dei progetti più importanti del programma del Governo, il Ponte sullo Stretto. Le risorse non sono certo illimitate e la scelta di ridurre i fondi alla manutenzione può essere legata anche alla necessità di concentrare l’attenzione su altre iniziative. Si tratta, in ogni caso, di un taglio netto che può avere un impatto significativo sull’economia italiana. Il settore in questione, come evidente dai numeri forniti da SITEB, che riepiloghiamo di seguito, è strategico per l’Italia.

Un settore strategico

Secondo i dati forniti da SITEB, il settore della manutenzione  e delle infrastrutture stradali ha un ruolo strategico per il Paese, arrivando a valere circa il 2% del PIL nazionale e coinvolgendo oltre 3.000 imprese, con oltre 400.000 posti di lavoro. Si tratta di numeri davvero importanti che confermano il ruolo di primissimo piano dell’intero settore. Una riduzione dei fondi può avere, quindi, degli effetti immediati sulle attività ordinarie e straordinarie, con conseguenze potenzialmente enormi sul settore e, più in generale, sul tessuto economico del Paese.

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