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Milano, nuovi divieti in Area B e C dal primo ottobre: cosa cambia

A Milano, il futuro della mobilità comincia da una data: 1° ottobre 2025. È allora che entreranno in vigore le nuove restrizioni per l’accesso alle Ztl di Area B e Area C, il cuore della strategia ambientale del capoluogo lombardo. Il messaggio è chiaro: meno auto, più qualità dell’aria. Ma per molti automobilisti, soprattutto chi possiede veicoli più vecchi, sarà anche più complicato muoversi.

La misura più significativa riguarda il divieto di ingresso e circolazione per i veicoli Euro 3 a benzina. Insieme a loro, saranno bloccati anche gli autobus M2 e M3 a benzina Euro 3. Si tratta di una fetta consistente del parco circolante, che da ottobre dovrà restare fuori dalla quasi totalità della città.

Area B: i divieti si allargano, ma con accompagnamento

Area B, tecnicamente, coincide con il 72% del territorio urbano di Milano. Una zona vasta, in cui vivono oltre 1,3 milioni di persone. Qui, dal primo ottobre, i veicoli Euro 3 a benzina non potranno più circolare, salvo due forme di esenzione temporanea.

La prima è il servizio Move-In (monitoraggio chilometrico), che consente agli utenti di percorrere fino a 1.500 km l’anno, tenuti sotto controllo da una scatola nera installata sull’auto. La seconda è l’ingresso in deroga: 50 accessi annuali per i residenti in città, 25 per chi vive fuori. Sono concessioni pensate per accompagnare la transizione, ma non saranno rinnovate all’infinito. Lo schema ricalca quanto già avvenuto con gli Euro 4 diesel e anticipa misure ancora più rigide per gli anni a venire.

Area C: nessuna tolleranza, multe immediate

Se Area B rappresenta il perimetro della “transizione controllata”, Area C è invece il laboratorio della restrizione definitiva. In questa Ztl, già soggetta a pagamento e varchi attivi, non ci saranno deroghe né ingressi tollerati: chi varca i confini con un veicolo in divieto sarà automaticamente sanzionato. Niente Move-In, niente accessi temporanei. L’obiettivo, in questo caso, è non solo ambientale ma anche urbanistico: ridurre la pressione veicolare sul centro, favorire pedonalizzazione, bici e trasporto pubblico. Arianna Censi, assessora alla Mobilità, ha dichiarato:

“Proseguiamo con questa misura avviata da tempo per contrastare l’inquinamento urbano, grazie anche alla riduzione della circolazione delle auto più inquinanti. Questo provvedimento è affiancato da una politica complessiva che mira a diminuire i veicoli in generale”.

Moto e motorini: un rinvio che sa di tregua

Un piccolo rinvio riguarda i mezzi a due ruote. Il divieto di accesso per moto e ciclomotori a due tempi Euro 2 e 3, così come per i modelli a gasolio Euro 2-3 e a benzina a quattro tempi Euro 0, 1 e 2, è stato spostato al 1° ottobre 2026. Ma la direzione è la stessa: una città dove anche le due ruote “vecchie” avranno vita breve.

Dal No Parking Day alle Ztl: tra simbolo e realtà

Il tutto avviene in un contesto cittadino dove si moltiplicano le iniziative “verdi”: Milano ha celebrato il No Parking Day, con sette vie chiuse al traffico e aperte a eventi culturali e ambientali. Un gesto simbolico, parte della Green Week, che mostra — per un giorno — cosa può diventare una strada quando non ci sono auto. Ma ciò che conta davvero arriverà tra pochi giorni, quando le chiusure non saranno più temporanee. Le Ztl cambiano volto, la città alza l’asticella. Per chi guida, è il momento delle scelte: adeguarsi, cambiare mezzo, o restare ai margini.

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