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Pedal Sprint auto, un solo elemento rivoluziona l’esperienza al volante

Quando si parla di prestazioni di guida, spesso ci si concentra su potenza e cavalli. C’è un elemento altrettanto importante che può trasformare radicalmente l’esperienza al volante: la prontezza di risposta dell’acceleratore. Tramite un modulo plug and play da applicare sul pedale acceleratore, oltre ad aumentare la prontezza nella risposta, è possibile ridurre quel fastidioso vuoto in accelerazione. Vediamo a fondo cos’è, come funziona e quali benefici concreti può portare durante la guida, oltre ogni dubbio su installazione, legalità e impatto sul veicolo.

Cos’è il modulo Pedal Sprint

Nelle auto moderne, l’acceleratore elettronico ha sostituito il famoso cavo meccanico. Questo ha portato precisione e integrazione con i sistemi di controllo. Però, ha introdotto anche un fenomeno detto “lag“, o ritardo, nella risposta del pedale dell’acceleratore. Il “vuoto” che si percepisce non è un difetto, ma dipende dalle logiche della centralina motore (ECU). Queste programmazioni spesso mirano a:

  • favorire la fluidità di marcia durante la guida urbana;
  • ridurre i consumi;
  • contenere le emissioni per rispettare le normative vigenti.

Questo a volte può smorzare le risposte immediate del motore. Chi cerca dinamismo, o ha bisogno di prontezza (ad esempio, in un sorpasso), avverte un ritardo tra pedale e motore. In questi casi è possibile intervenire con dei dispositivi elettronici da collegare al pedale acceleratore. Esistono diverse tipologie, programmabili e non, il Pedal Sprint di Seletron è proprio uno di questi, gestibile da app e molto semplice da utilizzare.

Come funziona

Il funzionamento di un modulo pedale è basato sull’elettronica digitale e si interpone tra il pedale dell’acceleratore e la centralina motore (ECU). Viene installato in serie, ovvero intercettando fisicamente il cablaggio che collega il sensore del pedale all’ECU. Una volta connesso, il modulo esegue le seguenti operazioni in tempo reale:

  1. intercettazione del segnale originale. Il segnale prodotto dal pedale dell’acceleratore viene letto dal modulo prima che raggiunga la centralina motore;
  2. rielaborazione e “sfalsamento” del segnale. Questa è la fase fondamentale. La centralina aggiuntiva, in base alle impostazioni selezionate (che spesso permettono diversi livelli di risposta, da “eco” a “sport” a “race“), modifica attivamente il segnale ricevuto. In pratica, per una determinata pressione del pedale, il modulo genera un segnale che simula una pressione maggiore o più rapida rispetto a quella effettiva;
  3. invio del segnale modificato all’ECU. Il nuovo segnale, rielaborato e “ottimizzato”, viene poi trasmesso alla centralina motore;
  4. la centralina iniezione comanda i vari attuatori del motore per fornire le prestazioni richieste dal pedale acceleratore.

I vantaggi

L’installazione di un dispositivo aggiuntivo come il Pedal Sprint offre benefici concreti nella guida quotidiana e si distingue per la sua flessibilità. I vantaggi più immediati sono:

  • miglioramento della prontezza e fluidità in ogni marcia. Utile in città (ripartenze frequenti) e su strade extraurbane (richiesta di potenza istantanea);
  • ottimizzazione della reattività in sorpasso e in uscita di curva. Avere subito la potenza desiderata è fondamentale per sicurezza ed efficacia. L’auto risponde con più brio, rendendo ogni accelerazione più decisa.

L’impatto sul piacere di guida è notevole. A differenza di una rimappatura della centralina (ECU), che è un intervento permanente e specifico per un singolo veicolo, il Pedal Sprint offre una notevole flessibilità essendo un dispositivo “plug and play”. Può essere facilmente rimosso e reinstallato. Questo si traduce in due vantaggi fondamentali:

  • mobilità del modulo: il modulo può essere spostato da un veicolo all’altro, sostituendo solo il cavo di connessione. Ciò lo rende un investimento più versatile rispetto a una rimappatura;
  • reversibilità completa: l’installazione è totalmente reversibile. Rimuovendo il modulo, il veicolo torna alle impostazioni di fabbrica, senza lasciare tracce.

È importante ribadire che questi moduli aggiuntivi non alterano i parametri motore né aumentano potenza o coppia massima, a differenza delle rimappature o dei moduli aggiuntivi per la potenza. Il loro scopo è solo ottimizzare la reattività del pedale. La sicurezza del motore rimane intatta, poiché il modulo agisce solo sull’input dell’acceleratore.

Installazione e taratura dei moduli

L’introduzione di un modulo per pedale acceleratore nel proprio veicolo è un processo generalmente semplice. L’installazione è intuitiva e su molte centraline aggiuntive esiste la possibilità di personalizzare l’esperienza di guida.
I passaggi tipici per il montaggio sono pochi e chiari:

  1. spegnere il veicolo e individuare il connettore del pedale acceleratore, che si trova generalmente nella zona dei piedi del guidatore;
  2. il connettore originale viene scollegato tramite una semplice linguetta di rilascio. Successivamente si inseriscono i connettori del modulo. Si collegano rispettivamente al cablaggio proveniente dal pedale e alla presa originale del veicolo;
  3. una volta collegato, il modulo deve essere fissato in una posizione sicura, lontano da fonti di calore o parti in movimento, utilizzando gli accessori di fissaggio (come fascette o biadesivo) forniti nel kit;
  4. infine, si avvia il veicolo per verificarne il corretto funzionamento.

Sebbene l’installazione “fai da te” sia un’operazione semplice per molti, è consigliabile rivolgersi a un professionista nel caso in cui non si possieda familiarità con i componenti elettronici del veicolo, si incontrino difficoltà durante il processo o semplicemente si desideri la massima garanzia di un lavoro eseguito a regola d’arte. Tra le varie tipologie, un aspetto distintivo di questi moduli sono i livelli di taratura:

  • modalità “eco”: offre una risposta più dolce e graduale dell’acceleratore, ideale per la guida in città, per il traffico intenso o quando si vuole privilegiare il risparmio di carburante;
  • modalità “sport”: garantisce una reattività più pronta e dinamica, pensata per chi desidera una guida più brillante e un’accelerazione più vivace in situazioni che lo permettono;
  • modalità “race”: fornisce la massima aggressività e immediatezza nella risposta, adatta per una guida sportiva.

La gestione di queste modalità è tipicamente gestita attraverso un piccolo telecomando, un pulsante direttamente sul modulo o, in alcuni casi, tramite un’applicazione dedicata per smartphone.

Legalità e conformità

Molti automobilisti si interrogano sulla legalità e sulla sicurezza di dispositivi aggiuntivi. Molti dispositivi come il Pedalbooster sono prodotti sicuri e omologati, che rispettano le normative vigenti, per questo è fondamentale scegliere moduli di qualità. I principali dubbi comuni in merito a questi moduli aggiuntivi sono:

  • sicurezza e conformità: non alterano i valori di sicurezza e non modificano i parametri di potenza della vettura;
  • copertura assicurativa e revisione: garantiscono che la copertura assicurativa rimane valida e non richiedono revisione dopo l’installazione;
  • omologazione: sono omologati e realizzati secondo le normative di compatibilità elettromagnetica ECE R10-04;
  • impatto sul motore: non compromettono il motore, eliminando semplicemente il ritardo del pedale acceleratore senza modificare prestazioni o durata;
  • consumi ed emissioni: i consumi di carburante possono essere migliorati e non aumentano le emissioni inquinanti.

In sintesi, garantiscono un upgrade sicuro e non invasivo. Si tratta di dispositivi mirati esclusivamente a migliorare la reattività del pedale senza compromettere meccanica, elettronica o conformità legale del veicolo. Il fatto che siano “fatti in Italia, testati nel mondo” e offrano “la miglior assistenza in tempo reale” sono ulteriori garanzie di qualità e supporto.

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