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Porsche, primo trimestre negativo: la Casa tedesca è in crisi

Il primo trimestre del 2025 si chiude con risultati negativi per Porsche, che deve confrontarsi con diversi fattori che stanno limitando le vendite e, quindi, stanno impattando sui conti della Casa tedesca. Per l’azienda si tratta di un momento particolarmente complicato che, probabilmente, richiederà un aggiornamento del piano strategico per adattare la produzione al nuovo contesto di mercato. Andiamo ad analizzare i dati comunicati da Porsche e a verificare quali sono, in questo momento, i fattori che stanno penalizzando la Casa tedesca.

Un trimestre difficile

Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, Porsche ha registrato un totale di 71.470 unità vendute sul mercato globale. Questo risultato si traduce in un calo del 7,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La riduzione dei volumi comporta anche una diminuzione del fatturato: il trimestre, infatti, si chiude con 8,86 miliardi di euro (in calo rispetto ai 9,01 miliardi di euro dello scorso anno).

Le difficoltà diventano ancora più evidenti andando a considerare l’utile operativo, in calo del 41%, che risulta ora pari a 0,76 miliardi di euro. Dopo diversi anni, Porsche deve fare i conti con un margine inferiore al 10% (pari a 8,6%). Da segnalare anche un calo del 44% per l’utile netto, pari a 518 milioni di euro.

I risultati del trimestre hanno spinto Porsche a rivedere le previsioni per il 2025, con nuove stime a ribasso per il fatturato e il margine. L’azienda è stata costretta anche a ripensare i piani di espansione della controllata Cellforce, per la produzione di batterie, andando a confermare un aumento delle spese straordinarie per il 2025, che passano da 800 milioni di euro a 1,3 miliardi di euro. Anche questa scelta avrà un effetto sui risultati dell’anno.

Cosa sta succedendo

I risultati di Porsche sono legati all’andamento del mercato globale delle quattro ruote e, quindi, a vari fattori che hanno un impatto diretto sull’attività del costruttore tedesco. Il programma di elettrificazione procede troppo lentamente: le vendite sono infatti inferiori alle attese, e c’è anche un problema legato alle consegne in Cina, dove si registra un calo del 42% nel corso del trimestre. Da non sottovalutare, inoltre, è la questione dei dazi Usa che ha avuto un impatto sui risultati del primo trimestre e potrebbe influenzare anche i dati dei prossimi mesi.

Ricordiamo che poco più di un mese fa Porsche ha annunciato un programma di tagli che porterà alla riduzione della sua forza lavoro, con quasi 4.000 esuberi previsti. Nello stesso tempo, l’azienda sta valutando un passo indietro anche sul programma di elettrificazione, con una maggiore attenzione ai modelli con motore termico nel corso dei prossimi anni, nonostante l’obiettivo resti quello di arrivare a una gamma completamente a zero emissioni.

I risultati del primo trimestre del 2025 sono un campanello d’allarme: i numeri inferiori alle attese e i maggiori costi costringono l’azienda a rivedere le strategie in considerazione di un anno che potrebbe essere molto più negativo rispetto alle previsioni. Il mercato delle quattro ruote continua a essere molto incerto e sarà necessario valutare l’andamento del secondo trimestre per avere le idee più chiare sul futuro.

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