Notizie

Stellantis, il nuovo CEO inizia il tour per gli stabilimenti italiani

Neanche il tempo di sedersi alla scrivania. Antonio Filosa, nuovo amministratore delegato di Stellantis (almeno sulla carta dal 23 giugno, ma nei fatti già operativo), ha cominciato il suo giro delle fabbriche italiane partendo da dove tutto è cominciato: Mirafiori. Arriva con passo veloce, insieme a tre uomini chiave del gruppo: Jean-Philippe Imparato (direttore operativo Europa), Xavier Chereau (risorse umane) e Arnau Debouef (produzione e forniture). In fabbrica l’atmosfera era tesa ma lucida.

Dalla 500 ibrida alle batterie

Filosa ha fatto tappa alle carrozzerie dove oggi nascono le 500 elettriche e si testano i prototipi della futura versione ibrida. Segno chiaro: il gruppo vuole tenere insieme presente e futuro. Dopo la linea produttiva, è toccato al Battery Technology Center – cuore dell’innovazione sul fronte batterie – poi al polo dedicato all’economia circolare e infine all’impianto che sforna i cambi eDCT. Tra i corridoi di Mirafiori, Filosa ha osservato. Dalla linea della 500 fino all’area batterie. Nel pomeriggio si è seduto coi manager e con chi lavora sul mercato italiano, perché per lui comandare vuol dire guardare la fabbrica, interagendo con le persone.

Prima di mettere piede a Torino, Filosa era stato a Sochaux, nello storico impianto francese. Là ha parlato con i vertici transalpini. Anche questo gesto conta. Un modo per ribadire che il suo incarico è già partito sul serio. E che la sua visione è europea, anziché circoscritta all’Italia.

La lettera ai dipendenti

Il tour, del resto, era già stato annunciato da Filosa stesso, appena ricevuta la nomina. Nella lettera indirizzata ai dipendenti, aveva scritto: “Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane visiterò i nostri stabilimenti e gli uffici in tutto il mondo, e sarò felice di incontrare e ascoltare molti di voi di persona. Ho sempre tratto forza dal relazionarmi e lavorare a stretto contatto con i colleghi. Adesso, questa vicinanza sarà più importante che mai. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare insieme e poi apprezzare i successi che questa collaborazione porterà in futuro”.

Nel suo messaggio, Filosa aveva proseguito parlando di “un nuovo, entusiasmante capitolo nella storia della nostra azienda”, facendo capire che non sarà un passaggio di consegne qualunque. “Ho questa azienda nel sangue e non potrei essere più orgoglioso dell’opportunità che mi è stata data di lavorare con tutti voi, in ogni regione, assumendo questo ruolo, al vostro servizio, per Stellantis”, aveva aggiunto.

E ancora: “Abbiamo i brand migliori e più iconici della storia dell’automobile e una tradizione di innovazione lunga oltre 100 anni. Questa storia, unita al nostro impegno nel fornire ai nostri clienti i prodotti e i servizi che amano, è la chiave del nostro successo. Allo stesso modo, rafforzare ulteriormente i legami e la fiducia che abbiamo con i nostri partner – i concessionari, i fornitori, i sindacati e le comunità in cui lavoriamo – è essenziale e sarà un obiettivo su cui mi concentrerò nel mio nuovo ruolo”. In un momento in cui Stellantis è sotto pressione – tra dubbi sull’elettrico, tensioni sindacali e attese sui futuri modelli – la mossa di Filosa è più che simbolica. L’impressione è che il nuovo corso vuole cominciare dai fatti.

To top