Negli ultimi mesi il web si è popolato di annunci allettanti: tra patenti a 300 euro, esami garantiti e corsi da poter frequentare online le promesse non mancano. In un periodo in cui la patente costa sempre di più è facile rendere appetibili questi slogan, ma quando un’offerta è troppo bella per essere vera, dietro si può nascondere una truffa, che in questo caso sta colpendo centinaia di persone in tutta Italia.
L’illusione delle patenti facili
Il copione è quasi sempre lo stesso. Sui social network o tramite annunci sponsorizzati compaiono presunte autoscuole online che promettono percorsi semplificati per ottenere la patente. Le formule sono accattivanti: lezioni completamente a distanza, tempi rapidissimi, costi nettamente inferiori rispetto a quelli delle autoscuole tradizionali. In alcuni casi si arriva persino a suggerire che l’esame non sia necessario, oppure che venga gestito internamente, senza ulteriori specifiche. Un messaggio che fa breccia soprattutto tra i neo diciottenni, gli stranieri o chi è stato già bocciato ed è alla ricerca di una via facile.
Il primo contatto avviene quasi sempre via chat: WhatsApp, Telegram o Messenger. Dall’altra parte, qualcuno che si presenta come un Responsabile Didattico o Referente Legale rassicura, spiega che tutto è regolare e invita a procedere velocemente, perché i posti sono limitati.
Quando spariscono soldi e contatti
Il punto di svolta arriva al momento del pagamento. Le cifre richieste sono apparentemente contenute, spesso tra i 200 e i 600 euro, e vengono giustificate come tassa d’iscrizione o blocco pratica. Il pagamento, però, non avviene mai tramite canali ufficiali: niente POS, niente bonifici intestati a scuole guida riconosciute. Si parla di ricariche, carte prepagate, trasferimenti istantanei.
Una volta incassato il denaro, qualcosa inizia a cambiare. Le risposte diventano più lente, le scuse aumentano, spuntano problemi tecnici e voci robotiche preregistrate. Nel giro di pochi giorni, i siti smettono di funzionare, i numeri non rispondono più e i profili social spariscono. In molti casi, oltre al danno economico, c’è anche quello legato ai dati personali. Ai truffatori vengono spesso inviati documenti, firme, copie della carta d’identità o del codice fiscale. Materiale che può essere riutilizzato per altre truffe o attività illecite. Il risultato? Soldi persi, nessuna patente e, nella migliore delle ipotesi, la necessità di ricominciare tutto da capo in un’autoscuola vera.
Cosa dice la legge sulle patenti online
Qui entra in gioco un punto fondamentale, spesso ignorato. In Italia non è possibile conseguire la patente online. Il decreto ministeriale n. 317 è chiaro: la formazione per la patente deve avvenire presso autoscuole autorizzate, con lezioni in presenza e procedure ben definite. Alcuni strumenti digitali sono ammessi come supporto, ma non possono sostituire la frequenza obbligatoria né tantomeno gli esami ufficiali, che si svolgono esclusivamente presso la Motorizzazione. Chi promette il contrario, semplicemente, mente.
Come proteggersi dalle truffe
Difendersi è semplice, a patto di mantenere un minimo di attenzione. La prima regola è diffidare sempre di chi promette scorciatoie. La patente, per legge, prevede esami teorici e pratici: non esistono alternative.
È importante evitare corsi online, verificare che l’autoscuola sia realmente iscritta agli elenchi ufficiali e non effettuare pagamenti su carte personali o ricaricabili. Mai inviare firme o documenti a sconosciuti, soprattutto se il contatto avviene solo via chat. Un controllo veloce su internet, una telefonata alla Motorizzazione o una verifica incrociata possono fare la differenza tra un risparmio apparente e una truffa vera e propria.