Fa il suo ritorno la campagna Vacanze Sicure, promossa da Polizia di Stato con Assogomma. L’iniziativa ha impegnato numerose pattuglie della Polizia Stradale in attività di monitoraggio sul territorio di sei regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta). Uno dei dati principali emersi da questa attività è la diffusione di neumatici lisci: un’auto su dieci, infatti, presenta gomme lisce. Questo dato è indipendente dall’età del veicolo. Andiamo a fare il punto sui dati emersi dalla nuova campagna che ha portato al monitoraggio di quasi 10.000 vetture sul territorio italiano tra il mese di maggio e quello di giugno 2025.
Il problema delle gomme
Uno degli elementi centrali della sicurezza stradale è rappresentato dalla manutenzione dei veicoli e, in particolare dagli pneumatici che richiedono, come sottolinea anche il comunicato ufficiale della campagna, un accurato controllo per quanto riguarda “qualità, efficienza, età e stagionalità“. I dati emersi dalla campagna Vacanze Sicure, però, confermano una scarsa manutenzione dei veicoli, con una realtà in peggioramento, soprattutto per quanto riguarda lo stato delle gomme. Secondo i numeri diffusi questa settimana, la percentuale di auto con gomme lisce resta costante al 10% del campione controllato. Questa percentuale, come sottolineato in apertura, è indipendente dall’età del veicolo.
Ricordiamo che, come confermano i dati Aci, il parco circolante italiano è sempre più anziano. Su oltre 41 milioni di auto in circolazione, infatti, il 59% ha più di 10 anni e circa il 25% supera i 20 anni. Secondo i dati emersi dallo studio:
- circa il 20% delle auto presenta problemi agli pneumatici;
- circa il 25% delle auto non è conforme a causa di revisioni irregolari;
- circa il 33% delle auto con più di 10 anni non è conforme a causa di revisioni irregolari.
La scarsa attenzione alla manutenzione per un’auto con molti anni di carriera è considerata come un “paradosso pericoloso“. Un veicolo anziano, infatti, ha bisogno di manutenzione maggiore.
Un equipaggiamento non omogeneo
Da segnalare anche un problema legato all’equipaggiamento non omogeneo che si traduce nell’utilizzo in situazioni di questo tipo:
- pneumatici diversi sullo stesso asse (marche o modelli differenti);
- combinazione degli pneumatici estivi e invernali montati sulla stessa vettura.
Il problema dell’equipaggiamento non omogeneo (una pratica sconsigliata dal Ministero e vietata se coinvolge pneumatici dello stesso asse, per ovvi motivi di sicurezza) coinvolge il 5,63% delle vetture controllate. Da segnalare, inoltre, che il 54% dei veicoli controllati montava ancora pneumatici invernali, anche dopo la fine delle normative stagionali (terminata ad aprile). Si tratta di una percentuale enorme che conferma una scarsa attenzione alla questione da parte degli automobilisti.
Nel comunicato con cui vengono ufficializzati i numeri si sottolinea come sia consigliato “montare pneumatici stagionali specifici e quindi provvedere alla sostituzione di quelli invernali” quando le temperature dell’ambiente (e dell’asfalto) iniziano ad aumentare. In questo modo, infatti, è possibile ottimizzare le prestazioni del veicolo e migliorare la sicurezza stradale. Utilizzare pneumatici “giusti” per la stagione, inoltre, consente di ridurre l’usura. Una gomma invernale utilizzata in estate, infatti, sarà soggetta a un’usura maggiore rispetto a una estiva proprio perché non è pensata per affrontare temperature molto elevate.