A breve partiranno i tanto attesi incentivi 2025 per l’acquisto di nuove auto elettriche: diamo uno sguardo approfondito al decreto per capire come funziona il bonus.
Indice
A chi sono destinati gli incentivi 2025?
Gli incentivi 2025 per l’acquisto di auto elettriche, anche chiamati bonus veicoli elettrici, sono concessi alle persone fisiche e alle microimprese che soddisfano i requisiti previsti.
Persone fisiche e incentivi auto elettriche 2025
Nel caso delle persone fisiche, è possibile utilizzare il bonus per acquistare un solo veicolo nuovo di categoria M1, quindi un veicolo destinato al trasporto di persone avente almeno 4 ruote e al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente, ad alimentazione esclusivamente elettrica (BEV) con un prezzo pari o inferiore a 35.000€ (IVA e optional esclusi).
L’incentivo è riconosciuto ad un solo componente per nucleo familiare e varia in base al valore dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente):
- Nel caso di ISEE inferiore o pari a 30.000€: viene riconosciuto un bonus di 11.000€
- Nel caso di ISEE superiore a 30.000€ ma inferiore o pari a 40.000€: viene riconosciuto un bonus di 9.000€
In ogni caso, la persona fisica che acquista l’auto elettrica nuova deve essere residente in un’area urbana funzionale e deve mantenere la proprietà del nuovo veicolo almeno per 24 mesi. Ancora, per ottenere il bonus è necessario rottamare un veicolo della medesima categoria omologato fino ad Euro 5 di cui il soggetto sia primo intestatario da almeno 6 mesi.
Il bonus può essere generato a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare, come definito ai fini ISEE.
I bonus sono corrisposti dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto e non sono cumulabili con altri incentivi nazionali o europei.
Microimprese e bonus auto elettriche 2025
In merito alle microimprese, il bonus è concesso per un massimo di due veicoli nuovi commerciali di categoria N1 o N2 ad alimentazione esclusivamente elettrica (BEV).
I veicoli N1 sono destinati al trasporto di merci e hanno massa massima non superiore a 3,5 t mentre i veicoli N2 sono destinati al trasporto di merci e hanno massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t.
Per microimpresa, invece, si intende un’impresa che occupa meno di 10 persone e che realizza un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Per accedere all’incentivo, la microimpresa deve avere sede legale in un’area urbana funzionale.
L’importo dell’incentivo copre fino al 30% del prezzo d’acquisto del veicolo (IVA esclusa) fino ad un massimo di 20.000€. I veicoli nuovi devono essere intestati al soggetto beneficiario del contributo (titolare della microimpresa) e la proprietà sugli stessi deve essere mantenuta almeno per 24 mesi. Inoltre, per ogni contributo è necessaria la rottamazione di un veicolo della medesima categoria omologato fino ad Euro 5, la quale intestazione deve corrispondere da almeno 6 mesi al titolare della microimpresa.
I bonus per le microimprese sono corrisposti dal venditore alla microimpresa acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto e sono riconosciuti nel rispetto della normativa europea sugli aiuti ai sensi del “Regolamento “de minimis”” e del “Regolamento “de minimis” settore agricolo”. Anche in questo caso, gli incentivi non sono cumulabili con altri incentivi nazionali ed europei o regimi di sostegno qualificabili come aiuti di Stato, destinati all’acquisto dei medesimi veicoli.
Cosa sono le aree urbane funzionali?
Le aree urbane funzionali – FUA – sono aree territoriali definite dall’ISTAT come aggregato di comuni contigui, composti da una City e dalla sua area di pendolarismo, chiamata anche Commuting Zone. La City è l’unità amministrativa locale dove la maggioranza della popolazione vive in un centro urbano con almeno 50.000 abitanti. L’area di pendolarismo è definita, invece, dai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro registrati al censimento generale della popolazione 2011.
A quanto ammontano i fondi?
Le risorse finanziarie, derivanti dal PNRR (Missione 2, Componente 2, Investimento 4.5) per gli incentivi 2025 per le auto elettriche sono pari complessivamente a 597.320.000,00€, al lordo delle somme necessarie per gli oneri delle attività di supporto tecnico-operativo.
Come funziona la piattaforma informatica?
Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica si avvale della Società generale d’informatica S.p.A. (Sogei). I richiedenti, non appena sarà possibile registrarsi sulla piattaforma, dovranno inserire, all’atto della registrazione, la documentazione richiesta.
Le persone fisiche dovranno inserire:
- La dichiarazione sostitutiva di autocertificazione in cui attestano di essere residenti in un’area urbana funzionale
- La targa del veicolo da rottamare, di cui devono essere primi intestatari da almeno sei mesi
- L’indicazione relativa al beneficiario del bonus, se in proprio favore o a beneficio di un componente maggiorenne del medesimo nucleo familiare (come definito ai fini ISEE)
Le microimprese dovranno inserire, oltre alla targa del veicolo da rottamare, intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresa, la dichiarazione sostitutiva di autocertificazione in cui attestano:
- Di essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel registro delle imprese
- Di essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, di non essere sottoposte a procedura concorsuale e di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo, ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale, o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente
- Di avere meno di dieci dipendenti
- Di avere un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore ai due milioni di euro
- Di essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi e fiscali
- L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” ricevuti nei 36 mesi precedenti all’atto della registrazione
- Di non rientrare nelle imprese escluse dal “Regolamento “de minimis”” o dal “Regolamento “de minimis” settore agricolo”
- Che la microimpresa abbia sede legale in un’area urbana funzionale
Come avviene la validazione del bonus?
Il bonus deve essere validato presso un venditore entro 30 giorni dalla sua generazione. In caso contrario, l’importo sarà riversato nel plafond residuo disponibile, fermo restando che il soggetto che non ha ottenuto la validazione può richiedere un nuovo bonus prima della scadenza (30 giugno 2026) e fino ad esaurimento del plafond residuo.
I venditori, contestualmente alla sottoscrizione del documento di acquisto del nuovo veicolo, devono inserire nella piattaforma informatica il codice del voucher, il costo del veicolo, il corrispondente importo relativo all’IVA e l’indicazione dell’importo versato da parte del beneficiario a titolo di acconto. Il beneficiario dovrà poi consegnare il veicolo da rottamare contestualmente alla consegna del veicolo nuovo. È importante sottolineare che il bonus non può essere utilizzato a titolo di acconto.
Per maggiori informazioni e per essere sempre aggiornati, vi consigliamo di consultare le diverse fonti ufficiali: il sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il testo completo del Decreto 8 Agosto 2025 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e la piattaforma per consultare le Aree Urbane Funzionali (FUA) sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Fonte – Istat).
Inoltre, a breve dovrebbe essere pubblicato anche un tutorial ufficiale per comprendere appieno la procedura per la richiesta degli incentivi.
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