Mobilità smart

A Colonia i marciapiedi che ricaricano le auto elettriche

Per sostenere la diffusione di auto elettriche è necessario che ci sia una rete di punti di ricarica diffusa in modo capillare sul territorio, soprattutto nelle città ad alta densità abitativa, dove gli spazi sono pochi e molti automobilisti non hanno la possibilità di ricarica la vettura con una wallbox in garage. Uno dei progetti più interessanti per garantire una diffusione significativa di punti di ricarica è rappresentato dai curb charger.

Si tratta di punti di ricarica che vengono integrati all’interno dei marciapiedi, con buona parte dell’infrastruttura necessaria che viene installata al di sotto della superficie stradale. Una soluzione di questo tipo può risolvere, in modo semplice ma efficace, i problemi di spazio. Il progetto dei marciapiedi che “ricaricano le auto elettriche” sfruttando il meccanismo dei curb charger è in fase di sviluppo nella città di Colonia, in Germania.

A realizzare il progetto pilota sono Rheinmetall e TankE con il supporto dell’amministrazione locale. La fase sperimentale è già iniziata dallo scorso anno, con risultati positivi come confermano le valutazione degli utenti. Il progetto pilota dovrebbe continuare per garantire poi un’espansione sempre maggiore su tutto il territorio della città tedesca.

Cosa prevede il progetto

La prima fase del progetto pilota consiste nella realizzazione di due stazioni di ricarica, in due differenti aree della città di Colonia. Il meccanismo è semplice: la “colonnina “di ricarica è installata al di sotto del marciapiede e la presa elettrica emerge dalla superficie. Gli utenti, tramite un’apposita card, hanno la possibilità di aprire lo sportellino e collegare la propria auto elettrica (o ibrida plug-in) alla rete di ricarica.

I curb charger sarebbero facili da installare e da utilizzare, risolvendo i problemi di spazio tipici delle grandi città.  Il sistema di ricarica permette di sfruttare una potenza fino a 22 kW, garantendo, inoltre, un’elevata resistenza alle intemperie, essenziale per evitare danni all’infrastruttura. Ogni punto di ricarica, inoltre, integra anche sistemi per il raffreddamento e il riscaldamento. In questo modo, come confermato dai test iniziali, l’uptime supera il 99%. Questo sistema può risolvere il problema delle colonnine elettriche, soprattutto dopo il flop dei bandi per sostenere la diffusione della rete di ricarica con fondi pubblici.

La sperimentazione continua

Per il momento, il progetto pilota punta a valutare il modo in cui gli utenti finali sfrutteranno queste stazioni di ricarica. Grazie alla semplicità di realizzazione degli impianti, in futuro, i curb charger potrebbero diffondersi in modo rapido in tutta la città tedesca (e anche in altre città).

La prima fase sperimentale, da agosto 2024 a marzo 2025, ha raccolto feedback positivi con una valutazione media da parte degli utenti pari a 4,38 punti su 5. Solo la visibilità dei punti di ricarica è stata criticata e dovrà essere migliorata con il ricorso a una segnaletica migliore.

Si tratta di un sistema che, potenzialmente, potrebbe essere molto utile anche in Italia dove varie amministrazioni locali potrebbero replicare il progetto pilota di Colonia. Nel nostro Paese, in ogni caso, le colonnine di ricarica rapida sono sempre più diffuse. Maggiori dettagli in merito dovrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane.

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