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La scommessa Mercedes: Teams e Copilot a bordo delle auto della Stella

Mercedes è stata recentemente criticata dopo aver presentato un nuovo aggiornamento al proprio sistema di infotainment che consente ai conducenti di partecipare alle videoconferenze di Microsoft Teams mentre sono alla guida. L’aggiornamento permette alle persone che guidano le auto Mercedes-Benz di nuova generazione, di trasmettere in streaming immagini live di sé stessi ai colleghi durante le riunioni, anche mentre guidano.

La mossa ha suscitato grande preoccupazione, con i critici che l’hanno definita “pericolosa” e “sconsiderata”, nonostante l’azienda insiste sul fatto che la funzione è conforme alle leggi locali in materia di sicurezza e che il conducente non può vedere gli altri partecipanti alla chiamata né visualizzare gli schermi condivisi. Al contrario, il display dell’auto passa alla modalità solo audio una volta accesa la telecamera.

La Casa ha dichiarato che con questo aggiornamento, i conducenti possono utilizzare la telecamera dell’auto mentre guidano, consentendo agli altri partecipanti di vederli durante una riunione, ma data l’attenzione del marchio alla sicurezza, l’uso della telecamera è conforme alle leggi di ciascun Paese ed è stato approvato per l’uso durante la guida.

Per ridurre al minimo le distrazioni e massimizzare la sicurezza durante la guida, lo streaming video della riunione si spegne automaticamente non appena la telecamera viene attivata, di conseguenza, il conducente non vedrà mai schermi o diapositive condivisi e la telecamera può essere spenta in qualsiasi momento. Mercedes sostiene inoltre che il sistema è progettato per ridurre le distrazioni e mantenere l’attenzione sulla strada, ma molti mettono in dubbio il valore di questa dichiarazione, soprattutto perché sembra non offrire alcun vantaggio reale oltre a dimostrare la propria presenza a una riunione mentre si è al volante.

Assistente in abitacolo: sintesi e preparazione che contano

La componente più interessante per chi guarda all’evoluzione del software a bordo è l’assistente AI che riassume, collega e prepara tutti i messaggi che arrivano all’utente (mail, Whatsapp, sms e altro), in questo modo l’utente può ricevere l’essenziale senza frugare tra app e schermate e quindi senza distrarsi durante la guida. Bastano poche parole per ottenere una sintesi delle informazioni rilevanti, recuperare punti chiave e fissare un ordine di priorità, così da presentarsi pronti al momento opportuno, preferibilmente durante una sosta o in un tratto scorrevole.

La qualità di questo aiuto non si misura sulla quantità di funzioni, ma sulla pertinenza del risultato: poche righe chiare, tempi rapidi, tono neutro e zero imprecisioni di comprensione che costringano l’auto a riascoltare i comandi vocali appena impartiti. In auto vince chi taglia il superfluo e rispetta il ritmo della strada, e un assistente ben progettato riduce le interazioni anziché moltiplicarle, trasformando la tecnologia in un alleato silenzioso.

I vantaggi più concreti emergono nelle micro-azioni che non fanno testo, ma segnano la differenza tra un viaggio nervoso e uno scorrevole: aprire l’appuntamento giusto, entrare nella riunione corretta, inviare una conferma, dettare una nota operativa con la stessa naturalezza, velocità e precisione con cui si cambia brano nella playlist o stazione radio può fare davvero la differenza. Questo perché, quando queste sequenze vengono riformulate in comandi vocali affidabili, la percezione di fluidità aumenta, perché ogni interazione sullo schermo evitato in marcia è un’occasione in meno per distrarsi.

Il tempo sulle Mercedes sarà più produttivo

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Stare in auto sarà più produttivo grazie a Teams e Copilot

Il riconoscimento della voce, se tarato su accenti e rumorosità tipiche dell’abitacolo, diventa l’ago della bilancia tra una funzione utilizzata con naturalezza e una che non avviene in tempi rapidi quando c’è la necessità. Questo non vuol dire che in macchina si lavora di più, ma piuttosto che si sfruttano i tempi morti inevitabili con azioni utili che possono servire per portarsi avanti in alcune attività lavorative e non. È un’idea di produttività misurata non dal numero di attività in parallelo, ma dalla qualità con cui si occupano gli interstizi senza invadere la guida.

Mostrare per un attimo il proprio volto può servire a impostare le aspettative senza fraintendimenti, chiarendo che la partecipazione sarà sobria e l’ascolto avrà la precedenza. Una coda lenta o una tangenziale scorrevole ma prevedibile possono costituire scenari in cui la trasparenza sociale evita pressioni indebite, mentre incroci ravvicinati e strade sconosciute suggeriscono di spegnere la camera senza esitazioni.
La forza dell’opzione sta nel restare eccezione, non consuetudine, pronta a lasciare spazio alla voce e, quando serve, al silenzio operativo. Questo uso misurato impedisce che l’auto si trasformi in un secondo ufficio e preserva il principio che è l’attenzione alla strada la priorità, la tecnologia di bordo è solamente un aiuto in più.

Non solo Teams ma anche Copilot

Mercedes afferma che l’aggiornamento include una sezione chiamata “Prossime riunioni”, un accesso rapido ai contatti frequenti e una funzione di chat aggiornata con controllo vocale per la composizione dei messaggi. In questo modo i conducenti possono anche passare direttamente dal calendario alle riunioni, il tutto utilizzando comandi vocali, in modo da tenere le mani sul volante. Nell’ambito dello stesso aggiornamento software, Mercedes sarà la prima casa automobilistica a introdurre nei propri veicoli lo strumento di intelligenza artificiale di Microsoft: Copilot.

L’azienda ha aggiunto che si tratterà di una delle prime applicazioni al mondo di questo tipo in un’automobile e aiuterà gli utenti a prepararsi per le riunioni imminenti con l’aiuto di un’intelligenza artificiale avanzata. Utilizzando i comandi vocali, i conducenti possono riassumere le e-mail, recuperare o interrogare le preferenze e i dettagli dei clienti e gestire le attività quotidiane senza distrazioni.

Ma mentre Mercedes lancia questo aggiornamento come un’innovazione all’avanguardia, gli esperti di sicurezza avvertono che la combinazione di video in diretta, comandi vocali basati sull’intelligenza artificiale e guida potrebbe essere causa di problemi. La funzione di videochiamata Teams è solo l’ultima di una serie di mosse di Mercedes che hanno fatto notizia, in quanto la casa automobilistica tedesca ha recentemente lanciato la CLA completamente elettrica con un’autonomia di 492 miglia, leader nella sua categoria, e ha introdotto assistenti di bordo basati sull’intelligenza artificiale grazie alla partnership con Microsoft e Google.

Mercedes sta inoltre portando avanti una nuova tecnologia di sicurezza lidar grazie a un accordo con Luminar e continua a guidare le vendite di veicoli ibridi in alcune parti d’Europa, come la Spagna. Con 21 nuovi modelli in arrivo nei prossimi due anni, dalle compatte economiche alle berline AMG ad alte prestazioni, il marchio sta chiaramente puntando a un futuro all’insegna della tecnologia, anche se alcune delle sue innovazioni suscitano più perplessità che applausi.

Scenari d’uso concreti tra città, extraurbano e rientri

Nelle mattine frenetiche, dove si sfrutta per lavorare anche durante il tragitto casa/ufficio in auto, un recap leggero ascoltato in tangenziale può diventare una preparazione silenziosa, con l’assistente che mette in fila i tre punti chiave senza chiedere attenzione visiva. In città, dove pedoni imprevedibili e incroci ravvicinati alzano la soglia di attenzione, conviene abbassare ulteriormente il profilo: ascolto passivo, messaggi vocali brevissimi ai semafori e interventi rinviati alla prima piazzola utile se proprio è necessario.

Sui tratti extraurbani alternati, dove rettilinei e curve si susseguono, la prudenza suggerisce di limitarsi a comunicazioni essenziali, evitando qualunque attività che comporti riletture o conferme di lettura. Durante i rientri serali, quando la stanchezza si fa sentire, ha senso utilizzare sintesi già pronte, preparate prima della partenza, così da evitare quel multitasking che promette efficienza e spesso consegna l’opposto.

Sono piccoli accorgimenti che, ripetuti, cambiano il modo in cui si arriva a destinazione: più lucidi, meno tesi, con la sensazione di aver usato bene il tempo senza chiedere troppo alla mente, soprattutto mentre si è alla guida.

Se questa integrazione aiuta a prepararsi prima, a parlare meno e a concentrarsi quando la strada lo chiede, la direzione è quella giusta, perché la tecnologia dimostra di saper stare al posto suo. Resta centrale la responsabilità individuale del conducente, fatta di scelte ponderate, con la consapevolezza che qualche minuto in più nello svolgere un’attività, conta meno di uno sguardo in meno sulla strada.

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