Un impianto elettrico a 48 volt: è questa l’ultima innovazione prodotta da Tesla. L’azienda americana è leader a livello mondiale per quel che riguarda la mobilità a zero emissioni e, negli anni, sta spingendo affinché il processo di transizione verso una mobilità sostenibile possa procedere il più velocemente possibile, nonostante tutte le difficoltà che i mezzi elettrici stanno riscontrando nell’imporsi a livello mondiale (basta dare un’occhiata ai numeri delle vendite dei mezzi a zero emissioni per farsi un’idea di quel che sta avvenendo). L’ultima idea dell’azienda di Elon Musk, che sembra destinata a lasciare il segno, è proprio l’impianto elettrico a 48 volt che fa il proprio debutto del pick-up Cybertruck ma che, come hanno spiegato da Tesla, verrà utilizzato in futuro anche sui modelli di automobili.
Tesla, l’impianto elettrico a 48 volt: cosa cambia?
Ma perché l’invenzione dell’impianto elettrico a 48 volt è così importante? Che impatto avrà sul mondo della mobilità a zero emissioni? La risposta a queste domande l’ha data direttamente Tesla.
“Per accelerare la transizione del mondo verso un’energia sostenibile, stiamo semplificando il processo di produzione per tutti i nostri veicoli. Ciò include l’implementazione del nostro Low-Voltage Connector Standard (LVCS), che ci consente di ridurre il gran numero di tipi di connettori richiesti a soli sei. Questi sei connettori sono progettati per soddisfare i requisiti di potenza e segnale per oltre il 90% delle tipiche applicazioni di dispositivi elettrici. Questa standardizzazione sblocca ulteriori efficienze operative, riduzioni dei costi e automazione della produzione”, si legge in un comunicato rilasciato dalla stessa casa automobilistica.
Perché passare agli impianti elettrici a 48 volt: lo spiega Tesla
Del passaggio dall’impianto elettrico a 12 volt all’impianto allegorico a 48 volt ne ha parlato anche Peter Bannon, il vicepresidente dell’ingegneria hardware di Tesla alla conferenza annuale Investor Day Tesla.
“Uno dei cambiamenti che stiamo cercando di apportare in questo momento è cambiare qualcosa che è stato costante negli ultimi 60 anni: il 12 Volt. C’è una buona ragione per effettuare il passaggio. Per 60 anni la richiesta di energia nelle auto è aumentata costantemente al punto che ora dobbiamo avere cavi piuttosto grandi per far circolare oltre 200 ampere di corrente attorno all’auto, il che aumenta la massa e i costi. Con Cybertruck e tutte le future piattaforme Tesla passeremo a 48 Volt”, ha spiegato nell’occasione Peter Bannon.
Impianti elettrici a 48 volt: i vantaggi
Gli impianti elettrici a 48 volt portano anche a una serie di vantaggio. Nel settore automobilistico lo standard al momento è rappresentato dagli impianti a 12 volt (anche se sono ancora presenti quelli a 6 volt, seppur in minima parte), un impianto a 48 volt richiede solamente un quarto della corrente necessario per fornire la stessa quantità di potenza. Un altro vantaggio è che questo nuovo impianto elettrico riduce il peso complessivo dell’intero veicolo.
A questo punto appare chiaro come il nuovo impianto elettrico progettato da Tesla sembra essere destinato a imporsi nel mercato. E senza anche le altre casa automobilistiche lo dovessero adottare (progettando ovviamente ognuna i propri impianti) i vantaggi sarebbero per l’intero settore.
Basti pensare che tra i motivi principali che stanno rallentando a livello mondiale il passaggio a una mobilità elettrica (oltre al prezzo ancora troppo elevato delle vetture a zero emissioni rispetto a quelle con il motore termico o ibride) ci sono proprio le grandi perplessità che gli automobilisti hanno verso l’alimentazione elettrica. Dubbi alimentati dai tempi di ricarica, considerati anche troppo lunghi, dall’autonomia ma anche dalle prestazioni. È chiaro che se lo standard degli impianti dovesse passare dagli attuali 12 volt ai 48 volt, a trarne beneficio sarebbero proprio le prestazioni delle varie auto nei quali questi impianti verrebbero installati. E questo potrebbe aiutare realmente il passaggio di transizione a una mobilità elettrica.
Ma per quale motivo fino a questo momento nessuna casa automobilistica, a parte Tesla, ha adottato gli impianti elettrici a 48 volt? Ciò che non abbiamo finora detto, è che gli impianti a 12 volt non sono certi nuovi, ma sono impianti presenti da molti anni, basti pensare che già agli inizi degli anni 2000 si parlava di passare agli impianti a 24 volt ma nessuno lo ha mai fatto. Il motivo è da ricercare nei costi: gli impianti elettrici a 48 volt, ma anche quelli a 24, hanno certamente un costo maggiore, ma la mossa fatta da Tesla potrebbe dare un input anche alle aziende concorrenti.
Impianti elettrici a 48 volt e guida autonoma
Nel comunicato con cui Tesla ha presentato il suo sistema elettrico a 48 volt ha anche spiegato come questo possa essere utilizzato per migliorare – e di molto – il sistema della guida autonoma, rendendolo più affidabile.
“Il sistema elettrico a 48 volt è progettato per consentire la produzione di veicoli autonomi affidabili”, si legge sempre nella nota ufficiale. Ma oltre a migliorare l’affidabilità, migliorare anche la stabilità generale delle auto a guida autonoma. L’azienda automobilistica americana è poi scesa maggiormente nei dettagli tecnici, spiegando perché il proprio nuovo sistema elettrico può migliorare le vetture con guida autonoma: “Utilizzando una sigillatura a filo singolo più robusta e meccanismi di bloccaggio indipendenti, si riducono anche gli ingombri”.
Su quali altri modelli verrà utilizzato l’impianto elettrico a 48 volt?
Come abbiamo detto in precedenza, il nuovo impianto elettrico a 48 volt è utilizzato inizialmente da Tesla per il suo pick-up Cybertruck ma che sarà successivamente installato anche su altre vetture della casa automobilistica americana che sono già sul mercato. Quali? La Model 3, la Model Y, la Model S e la Model X.
La Model Y e la Model 3 sono tra le altro i due modelli di Tesla più venduti in assoluto. Ma non solo, sono anche i due modelli di auto a zero emissioni che gli automobilisti di tutta Europa hanno dimostrato di preferire: non a caso sono, in ordine, la prima e la seconda auto elettrica più venduta nel Vecchio Continente.
E anche in Italia i dati delle vendite di questi due modelli sono molto buoni. Al momento le Tesla Model 3 e Model Y hanno montato il classico impianto elettrico a 12 volt. Chissà se il nuovo impianto elettrico a 48 volt, che andrà certamente a migliorare le performance di queste auto, non dia ulteriore spinta alle vendite, facendole crescere ancora di più. Sarà il tempo a dirlo.