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Rivoluzione Michelin, pneumatici auto dal fruttosio

Michelin si conferma il punto di riferimento nel settore delle mescole. La multinazionale con sede a Clermont-Ferrand, in Francia, è specializzata nella produzione e vendita di pneumatici. Il marchio leader può vantare circa settanta factory che realizzano 180 milioni di gomme ogni anno, commercializzati in 170 Paesi. Michelin ha annunciato la realizzazione del primo impianto industriale al mondo per la produzione del 5-HMF, una molecola nota anche con il nome di 5-idrossimetilfurfurale. Di origine biologica e non tossica, la molecola permette di sostituire ingredienti derivati dal petrolio o da fonti di rischio, dando un apporto in svariati ambiti come l’agricoltura, l’edilizia, l’elettronica e i materiali compositi. Questa molecola è ottenuta dal fruttosio trasformato mediante processi di chimica verde.

Il nuovo sito produttivo della Michelin nascerà in Francia, a Péage-en-Roussillon, e vanterà una capacità iniziale di 3.000 tonnellate all’anno. Il 5-HMF è disponibile su scala industriale in migliaia di tonnellate e viene estratto principalmente in Asia. In una fase dove gran parte dei materiali rivoluzionari sembra arrivare dall’Oriente, per le risorse comunitarie rappresenterà una risorsa indispensabile in chiave futura. Non a caso le autorità francesi (ADEME) insieme al programma europeo CBE JU hanno messo sul piatto 60 milioni di euro per il progetto che porterà alla creazione di 30 nuovi posti di lavoro. Lo start del programma è previsto per il 2026.

La molecola bio che rivoluziona l’industria

Questo progetto green rappresenta una novità mondiale, oltre a essere una prova delle capacità visionarie del Gruppo francese. Il 5-HMF in ambito scientifico è conosciuto come il “Gigante addormentato” per la sua propensione a sostituire molte sostanze chimiche tradizionali. Michelin, insieme ai partner del progetto europeo CERISEA, sta spingendo per industrializzare la produzione della suddetta molecole in Europa e per far crescere un mercato stimato in oltre 40.000 tonnellate entro il 2030. La molecola è già sfruttata con successo nelle resine adesive atossiche di Michelin ResiCare, contribuendo a ridurre l’esposizione a sostanze pericolose.

La produzione su scala industriale consentirà di abbassare i costi, puntando sull’autonomia europea nella chimica sostenibile. Con ResiCare, nata nel 2016, Michelin ha rivoluzionato il settore degli pneumatici, strizzando l’occhio alle lobby green. Michelin, infatti, sta investendo in modo massiccio sullo sviluppo di materiali sostenibili e innovativi. La molecola 5-HMF, prodotta a partire da zuccheri naturali come il fruttosio, dimostra la visione futuristica della multinazionale transalpina. L’obiettivo è realizzare materiali compositi, più sicuri e meno inquinanti per le future generazioni.

Michelin per un futuro più sostenibile

Sin 2008, il colosso francese ha cominciato a vagliare strade alternative, dalla formaldeide al resorcinolo nelle resine adesive per la creazione dei suoi pneumatici. Nel 2016, il 5-HMF è stato integrato nelle formule Michelin ResiCare per resine destinate a usi diversi dagli pneumatici. Ai tempi i prezzi erano elevati, ma Michelin si è impegnata con l’IFPEN per sviluppare un processo di produzione più ampio a partire dal fruttosio, con test su diverse scale e studi approfonditi ingegneristici.

Maude Portigliatti, direttore della divisione Polymer Composite Solutions di Michelin e membro del comitato esecutivo del gruppo, ha annunciato: “Il lancio di questa prima unità in Francia, destinata a produrre una molecola di origine biologica essenziale per la chimica verde, rappresenta una tappa fondamentale per l’espansione delle attività di Resicare su scala industriale. Creata in Michelin nel 2016, questa start-up all’avanguardia nell’innovazione sarà in grado di accelerare lo sviluppo delle sue offerte di resine ad alte prestazioni e atossiche per i produttori. Questa nuova dimostrazione della capacità innovativa del Gruppo, frutto di anni di ricerca congiunta con i nostri partner, annuncia anche la creazione di una nuova industria europea“.

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