Mobilità smart

Stellantis: parte la collaborazione con Nvidia e Uber per i robotaxi

Una collaborazione che unisce i nomi più potenti del settore per guidare lo sviluppo e il futuro dei robotaxi. Stellantis, Nvidia, Uber e Foxconn per anticipare il mercato e vincere nella corsa della mobilità del futuro, quella senza conducente. Dopo l’accordo europeo con Pony AI, un’intesa tra colossi che non lascia spazio a dubbi su come venga percepita fondamentale le guida autonoma di livello 4.

Il futuro della mobilità

L’accordo mira a combinare il meglio di ogni partner per creare un ecosistema completo, capace di sostenere la diffusione su larga scala dei robotaxi e contrastare l’avanzata della concorrenza, sia quella proveniente dall’Asia, che quella di Tesla, che al momento sembra trovarsi avanti nella corsa. Stellantis metterà sul tavolo la sua esperienza nella produzione e nell’ingegneria dei veicoli, puntando sulle sue piattaforme elettriche AV-Ready. Nvidia fornirà il cuore tecnologico del progetto, con il software DRIVE AV e le soluzioni di intelligenza artificiale basate sull’architettura DRIVE AGX Hyperion 10, già progettata per supportare l’autonomia di livello 4.

Foxconn, invece, sarà il partner per l’integrazione dei sistemi elettronici, un ruolo chiave in un progetto che richiede una perfetta fusione tra hardware e software. Uber, dal canto suo, gestirà l’aspetto operativo: sarà la prima piattaforma a introdurre nella propria flotta i nuovi veicoli autonomi prodotti da Stellantis, ampliando così il suo servizio di mobilità con un’offerta interamente elettrica e priva di conducente. In altre parole, Stellantis costruisce le auto, Nvidia vi inserisce un cervello autonomo, Foxconn le collega, e Uber gestisce la logistica.

Piattaforme AV-Ready

Alla base di tutto ci saranno le piattaforme AV-Ready di Stellantis, pensate fin dall’inizio per ospitare sistemi di guida autonoma. Si partirà con due basi tecniche: la K0, dedicata ai van di medie dimensioni, e la STLA Small, destinata ai veicoli più compatti. Entrambe integreranno la piattaforma tecnologica Nvidia DRIVE AGX Hyperion 10, che gestirà sensori, radar, telecamere e calcolo ad alte prestazioni in tempo reale.

L’architettura sarà modulare e scalabile, quindi capace di adattarsi a differenti tipologie di veicoli — dai furgoni per le consegne ai robotaxi cittadini — con la stessa logica di aggiornamento continuo tipica dei software. Proprio qui entra in gioco l’esperienza di Nvidia, che grazie alla sua piattaforma “data-driven” permetterà ai veicoli di imparare costantemente dall’esperienza su strada.

Un piano globale

La collaborazione con Nvidia, Uber e Foxconn si aggiunge a quella annunciata poche settimane fa con Pony.ai, avviata per sviluppare e testare robotaxi in Europa. L’intento è costruire un ecosistema internazionale di mobilità autonoma che vada oltre i singoli mercati, con servizi operativi su larga scala. Per Stellantis, questa partnership rappresenta un passo cruciale nella trasformazione da costruttore tradizionale a protagonista della mobilità intelligente. Dopo l’elettrificazione e la connettività, l’azienda guidata da Carlos Tavares punta ora alla guida autonoma di livello 4, un traguardo che fino a pochi anni fa sembrava ancora lontano.

Se il progetto andrà come previsto, i primi test operativi potrebbero iniziare già dal 2026, con una flotta pilota di robotaxi che porterà sulle strade europee la visione del gruppo dal 2028: un trasporto urbano sostenibile, condiviso e sempre più autonomo.

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